Corriere della Sera

Poveri, migranti e senzatetto «Noi, tutti al circo ospiti del Papa»

Francesco offre lo spettacolo al Medrano. Fuori visite mediche e cena al sacco

- di Gian Guido Vecchi

Lo stupore nello sguardo di un piccolo profilo eritreo è lo stesso della signora arrivata con le amiche della casa di riposo, non fosse che il primo «non c’è mai stato, non immaginava neanche che esistesse», sorride la madre, mentre per la seconda è un ritorno all’infanzia, «saranno almeno settant’anni che non vedevo il circo!».

Benvenuti al Medrano di Saxa Rubra, alla periferia di Roma, serata speciale dedicata al «circo solidariet­à per i poveri del Santo Padre». Il tendone bianco, le luminarie, la musica felliniana di Nino Rota e YMCA dei Village People, gli acrobati e i clown, i pappagalli ammaestrat­i, i cammelli e le giraffe, e tutt’intorno i duemilacen­to ospiti speciali di Francesco, clochard e anziani, poveri di Roma e rifugiati africani ed arabi, disabili, malati e carcerati, e i volontari che li hanno accompagna­ti.

Dietro le nubi di zucchero filato e i cartoni di popcorn si vedono visi di tutti i colori, tra berretti di lana e Hijab dev’essere la prima volta che lo spettacolo in platea è altrettant­o sorprenden­te che in pista, un’anziana romana guarda ammirata una giovane senegalese: «Ma che belli questi capelli! Quanto ci mette a farli così?».

Al centro, all’inizio, c’è l’arcivescov­o Konrad Krajewski, l’Elemosinie­re di Francesco che i senzatetto intorno a San Pietro chiamano «don Corrado» e la notte gira per Roma con un furgoncino bianco per aiutare chi sta per strada. «Volevo ringraziar­vi per avere accettato l’invito del Papa. Lui sta con voi, abbraccia tutti voi», spiega. Prima della benedizion­e chiede a tutti di pregare per il pontefice, «ciascuno di voi lo faccia come può, noi cristiani diremo il Padre Nostro».

Fuori dall’ingresso c’è l’ambulatori­o mobile del Vaticano, con i medici che ogni setdel timana curano i senzatetto accanto al Colonnato del Bernini. Il dottor Paolo Silli, chirurgo in pensione, allarga le braccia: «Se qualcuno vuole approfitta­re, una visita, delle medicine…».

Dopo lo spettacolo viene servita una «cena al sacco», tramezzini, succhi di frutta, dolci, i bambini fanno incetta di panettoni. L’Elemosiner­ia Papa e la rete di associazio­ni ecclesiali hanno mense, dormitori, assistenza medica, docce, perfino il barbiere in San Pietro. Ma non si vive di solo pane, durante un’udienza Francesco aveva elogiato i circensi: «Sono creatori di bellezza, e questo fa bene all’anima: quanto bisogno abbiamo di bellezza!».

Brian Casartelli si guarda intorno soddisfatt­o, la sua famiglia gestisce il Medrano dal 1864 ed è arrivata alla settima generazion­e. Solo un po’ di amarezza per le polemiche degli animalisti contro l’iniziativa, sospira: «Ma vede quant’è bello? Non capisco, i nostri animali sono nati in cattività, curati e accuditi secondo tutte le norme. Soprattutt­o fanno parte della fami- glia: un cavallo, per un circense, è uno di casa, non gli faccio la puntura perché è vecchio. Abbiamo due grandi zoo Safari, a Fasano e Ravenna. Restano con noi tutta la vita».

Applausi, risate, grida. È arrivato pure Pippo Baudo, a salutare, «siamo tutti figli dell’umanità!». In prima fila siede monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei: «Tutti hanno bisogno di una festa». Poco oltre c’è Irene, 27 anni, «io e mio marito ci siamo conosciuti per strada», ora vivono con i due figli in un ex palazzo dell’Asl occupato alla Garbatella: «Non c’è lavoro, lui talvolta fa il facchino per sei euro l’ora», dice guardando i bambini. «Però stasera, per noi, è come fosse Capodanno».

 ?? (foto di Daniele Leone / LaPresse) ?? Lo show Un momento dello spettacolo di ieri pomeriggio al circo Medrano in viale Gigli a Saxa Rubra, Roma. L’evento è stato organizzat­o dal Vaticano per senzatetto, poveri e profughi invitati dal Papa
(foto di Daniele Leone / LaPresse) Lo show Un momento dello spettacolo di ieri pomeriggio al circo Medrano in viale Gigli a Saxa Rubra, Roma. L’evento è stato organizzat­o dal Vaticano per senzatetto, poveri e profughi invitati dal Papa

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