«I calciatori? Sono solidali È una risposta solo emotiva»
«Per come conosco io la categoria dei calciatori, la storia di Abidal non mi convince...».
Il professor Piero Volpi, ex calciatore, è da molti anni il responsabile del settore medico dell’Inter. Sa di cosa parla. Cosa non le quadra professore?
«I calciatori avranno anche dei difetti, però di sicuro hanno una enorme capacità di solidarietà tra di loro. Sono compatti, coesi, solidali. E, poiché fanno moltissima beneficenza negli ospedali, anche senza pubblicizzarla, spesso vengono a contatto con le malattie, anche quelle dei bambini». Come si spiega allora la
reazione di Messi?
«Non credo sia stata una forma di rifiuto nei confronti dello stato di Abidal. Forse più lo choc di trovarsi di fronte un’immagine così drammatica: i compagni del Barça lo ricordavano in forma, sano, al massimo della performance e all’improvviso lo ritrovano emaciato, smagrito, in difficoltà».
Basta questo per mandare in tilt emotivo un calciatore?
«È una risposta emotiva, di pancia. Io la metterei su questo aspetto. Più che un meccanismo di autodifesa, in Messi è scattato il grande dispiacere di vedere il compagno in quelle condizioni di salute. È scattata una
pietas in senso cristiano, cioè, positivo». Se lo dice lei, prof, ci crediamo.
«Si ricorda quella canzone di Adriano Celentano? L’emozione, a volte, non ha voce».