I giapponesi: romanticismo e corazze
Un mondo fragile, in bilico sull’ignoto, da rappresentare con prepotenza e fantasia esorcizzando la paura con dettagli horrorpunk ma anche con la potenza del romanticismo sintetizzata in una gonna plissettata (per lui) di lana morbida. Oppure al contrario, giocare d’anticipo e proteggersi con leggere armature, lacci, cinghie, zip e sciarpe sfrangiate, per impedire che quell’universo così enigmatico e spaventoso ci travolga. Stili diversi quelli dei due designer giapponesi Jun Takahashi (Undercover) e Takahiro Mthashita (Thesoloist) ma stesso tema emozionale e creativo: la sopravvivenza dell’essere umano. Sulla scena street pop di Tokyo ed entrambi ispirati da alcuni tratti delle sottoculture giovanili delle periferie metropolitane, i due amici hanno sfilato ieri alla Stazione Leopolda. A fare da sfondo a Undercover, il monolite di 2001 Odissea nello spazio di cui Takahashi è fan appassionato e ha acquistato i diritti per poter riprodurre immagini e citazioni nelle stampe e nelle forme di giacche e soprabiti.