Maxi-richiesta per i Btp a 20 anni Il 76% dall’estero
Investitori esteri protagonisti al collocamento del nuovo Btp a 20 anni: da oltre confine sono arrivate più di tre quarti (il 76%) delle richieste. Al collocamento del titolo di Stato hanno partecipato circa 260 investitori con una domanda totale oltre i 31,6 miliardi di euro, per un tasso nominale annuo del 2,95% (e scadenza il primo settembre 2038). All’estero, ha spiegato con una nota il Tesoro, la quota più rilevante è stata sottoscritta da soggetti residenti in Gran Bretagna e Irlanda (circa il 43,7%). Il resto del collocamento fuori dall’Italia è andato in Francia (8,6%), in Germania e Austria (7,6%), nei Paesi scandinavi (5,8%), in altre nazioni europee (6,9%), negli Stati Uniti e in Canada (2,9%) e in Asia (0,5%). I fund manager si sono aggiudicati il 45% dell’emissione, mentre circa il 26,8% è stato sottoscritto dalle banche. Ma quello del Btp a 20 anni non è stato l’unico collocamento del Tesoro nella giornata di ieri. Il ministero dell’Economia ha infatti venduto 6 miliardi di Btp a 3 e 7 anni (3 miliardi ciascuno), con tassi in rialzo. E, soprattutto, con i rendimenti tornati positivi per la scadenza triennale, dove la domanda ha superato i 4,6 miliardi con un tasso dello 0,04%, in rialzo di sei centesimi rispetto all’asta precedente. Il Btp a sette anni ha invece calamitato richieste per oltre 4,2 miliardi con un tasso dell’1,35% (+14 centesimi).