La mossa di Ig Metall sull’orario: «Va ridotto a 28 ore la settimana»
Effetto Trump per Walmart: bonus da mille dollari e paga minima a 11 dollari
«L’orario di lavoro è mio e lo gestisco io». Potrebbe essere questo il nuovo slogan dell’Ig Metall, primo sindacato tedesco con 2,3 milioni di iscritti su 3,9 milioni di lavoratori del macrosettore manifatturiero (metalmeccanici, ma anche tessili e addetti della plastica e del legno). Con il rinnovo del contratto, infatti, Ig metall chiede un aumento degli stipendi del 6% (a fronte del 2% offerto dalle imprese tedesche). Ma anche la possibilità di autoridursi l’orario da 35 a 28 ore la settimana senza via libera aziendali.
Nell’idea delle tute blu tedesche, la riduzione dovrebbe essere reversibile e durare al massimo due anni. L’obiettivo principale? Agevolare lavoratori e lavoratrici con compiti di cura. «L’attuale organizzazione del lavoro impedisce lo sviluppo professionale di molti dipendenti — argomenta Jörg Hofmann, alla guida della Ig Metall dal 2015 —. Il fatto che le donne siano ancora solo il 20% è anche il risultato di questo stato di cose». Il leader delle tute blu tedesche tiene anche a sottolineare che «la nostra proposta non deve avere come risultato il sovraccarico lavorativo dei colleghi ma la creazione di occupazione». Come dire: niente straordinari in più per chi resta a tempo pieno ma nuovi ingressi in azienda.
Con la proposta del taglio di orario il sindacato tedesco sembra già preventivamente attrezzarsi rispetto all’impatto della quarta rivoluzione industriale: le fabbriche 4.0 avranno bisogno di meno lavoratori, anche se più specializzati.
Nonostante il rito tedesco delle relazioni industriali basato sulla cogestione — Ig Metall accettò sacrifici in molte fabbriche al momento della crisi — la trattativa oggi si preannuncia complessa. Gli imprenditori non considerano l’orario di lavoro un elemento negoziabile. Il sindacato ha intensificato gli scioperi coinvolgendo circa 160 mila addetti in una serie di aziende come Siemens, Caterpillar, Daimler, Airbus, Mercedes e Miele. Ma si potrebbe arrivare allo sciopero nazionale. D’altra parte Ig Metall non è nuova a battaglie sull’orario: è stato il primo sindacato europeo a contrattare le 35 ore. Intanto negli Usa più che sull’orario si punta sullo stipendio. Walmart progetta di premiare i dipendenti con bonus da mille dollari e aumento del salario minimo a 11 dollari.