L’India «squalifica» PriceWaterhouse

(giu.fer.) Dall’India (nella foto il primo ministro Narendra Modi) arriva una lezione interessante sui delitti (finanziari) e sulle pene. La Sebi, la Consob locale, ha bandito per 2 anni PriceWaterhouseCoopers (PwC), una delle maggiori società di revisione globali, perché non è riuscita a individuare una frode da un miliardo di dollari realizzata una decina di anni fa dalla società hi-tech sua cliente Satyam Computer Services. «La Sebi ha l’obbligo di prendere una posizione severa sugli abusi di mercato e le pratiche fraudolente, in particolare quando le persone incaricate di proteggere l’interesse degli investitori sono a stretto contatto con i principali responsabili della frode», scrive l’Authority nella decisione. I fatti risalgono al 2009, quando il fondatore e presidente di Satayam Ramalinga Raju (condannato a 7 anni di prigione nel 2015) confessò di aver gonfiato i ricavi.