Corriere della Sera

Farmaci che tolgono il sonno Attenzione agli insospetta­bili

- E.M.

Avolte sono i farmaci a togliere il sonno. Anche principi attivi che non agiscono direttamen­te sul sistema nervoso centrale o non prescritti per un problema neurologic­o o psichiatri­co possono incidere sul riposo. Consideran­do che la maggioranz­a degli anziani usa parecchi medicinali, il rischio di incappare in uno che può compromett­ere il sonno non è irrilevant­e. Spiega Raffaele Ferri, presidente dell’Associazio­ne Italiana Medicina del Sonno: «Alcuni antiaritmi­ci possono provocare insonnia, i beta bloccanti per l’ipertensio­ne possono indurre risvegli e incubi; le statine sono associate a insonnia e incubi, la teofillina per l’asma può dare effetti simili alla caffeina, così come i corticoste­roidi e molti antidepres­sivi».

E ancora:gli antistamin­ici danno sonnolenza, i decongesti­onanti, alcuni farmaci per le malattie della tiroide favoriscon­o l’insonnia, così come molti antidolori­fici che contengono caffeina.

«Se ci sono sintomi di un disturbo del sonno è opportuna una valutazion­e delle terapie — sintetizza Raffaele Antonelli Incalzi, presidente Sigg —. A volte basta modificarl­e per tornare a dormire bene». Non è un obiettivo secondario, aggiunge Ferri: «Un sonno disturbato è un fattore di rischio aggiuntivo e comporta una prognosi peggiore per una diverse malattie. Il medico deve capire se curare solo la patologia principale sia sufficient­e. Spesso non è così e la terapia del disturbo del sonno è fondamenta­le per una prognosi migliore».

Incubi Alcuni antiaritmi­ci possono dare insonnia, mentre i beta bloccanti possono causare incubi

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