Ancora frasi choc e scontri
Fontana: razza bianca a rischio. Poi si corregge. Di Maio, polemica sui vaccini
Immigrazione e vaccini scaldano la campagna elettorale. Attilio Fontana, il candidato del centrodestra alle regionali in Lombardia, è sotto accusa: «La razza bianca rischia di sparire» dice e si scatenano le reazioni. Poi l’ex sindaco di Varese corregge il tiro. Sui vaccini interviene il candidato premier dei Cinque Stelle, Luigi Di Maio: «Toglieremo l’obbligo — promette — è sufficiente raccomandare». E il leader della Lega Matteo Salvini torna a chiedere la riapertura delle case chiuse.
«Dobbiamo decidere se la nostra etnia, la nostra razza bianca, la nostra società devono continuare a esistere o se devono essere cancellate». Attilio Fontana parla agli ascoltatori di Radio Padania. Il candidato presidente del centrodestra lombardo argomenta sul contrasto all’immigrazione. Poi, gli esce la frase incriminata: parla, appunto, di «razza bianca» e del rischio di «sostituzione etnica».
Fontana parla domenica mattina, ma il contenuto del suo discorso alla radio leghista si diffonde ieri grazie al blogger Daniele Sensi. E le reazioni montano come un’onda. Non solo dal mondo politico, la presidente della Comunità ebraica romana, Ruth Dureghello, su Twitter è sciabolante: «È concepibile nel 2018 dover ribadire agli ignoranti che non esiste una razza bianca da difendere, a ottanta anni dalla promulgazione delle leggi razziali?». Fontana corregge il tiro, spiega che si è trattato «soltanto di un lapsus. Un un errore espressivo. Intendevo dire che dobbiamo riorganizzare un’accoglienza diversa che rispetti la nostra storia e la nostra società».
Poi, interviene Matteo Salvini: «Il colore della pelle non c’entra niente». Però, rilancia: «Al governo normeremo ogni presenza islamica nel Paese. Esattamente come in tempi non sospetti ha sostenuto Oriana Fallaci, siamo sotto attacco, sono a rischio la nostra cultura, società, tradizioni, modo di vivere». A ancora: «C’è un pericolo molto reale: secoli di storia che rischiano di sparire se prende il sopravvento l’islamizzazione finora sottovalutata».
Matteo Renzi non lascia cadere la palla: «Altro che farneticanti dichiarazioni sulla “razza bianca” — scrive il segretario pd — : il derby tra rancore e speranza è la vera sfida che caratterizzerà il 4 marzo, in Lombardia come nel resto del Paese». Luigi Di Maio, il candidato premier a 5 Stelle, sceglie l’ironia: «Berlusconi dice che noi siamo peggio dei post comunisti del ‘94. Che loro sarebbero i moderati e noi gli estremisti. Ma dopo la frase detta da Fontana siamo sicuri che siano loro i moderati? Se è così, io sono Ghandi... Neanche Salvini era arrivato a tanto».
Giorgio Gori, l’antagonista di Fontana per la guida della Lombardia, scrive: «C’è chi parla di forconi e razza bianca. Noi parliamo di formazione, lavoro, crescita, Europa. Scegliete voi. Fare Meglio si deve, senza isterismi e demagogia». La dichiarazione dell’uomo del centrodestra spinge il Pd a rivolgersi a Leu, che in Lombardia ha scelto di non sostenere Gori. Lo fa, ad esempio, Emanuele Fiano: «Per i signori a sinistra che pensano che il futuro della Lombardia sia giusto affidarlo alle divisioni nel centrosinistra. Bravi compagni continuiamo così... ».
Tra gli alleati, accorre in aiuto Paolo Romani: «Attilio Fontana è un politico moderato, preparato e non superficiale — dice il capogruppo di Forza Italia al Senato —. La frase, assolutamente infelice, è sicuramente frutto di un incidente a cui ha già rimediato».
La Lega parla di invasione e razza bianca. Noi con Gori di innovazione e capitale umano Renzi (Pd) Fontana si vergogni: è morto uno del Ku Klux Klan e forse lui lo vuole sostituire Buffagni (M5S) Una frase infelice, conosco Fontana da tempo: è persona moderata, non un razzista Gelmini (FI)