Corriere della Sera

Il medico-consulente del blog: slogan semplicist­ici, serve prudenza

- Margherita De Bac mdebac@corriere.it

«Abolire una legge dello Stato non è come togliersi un sassolino dalla scarpa. Bisogna andarci piano con le dichiarazi­oni. Sono favorevole al principio della libertà di scelta solo se applicato secondo un piano attento e prudente».

Guido Silvestri consulente esterno, indipenden­te e non retribuito del M5S («e mai lo sarò», puntualizz­a) è in Italia per una serie di incontri con colleghi medici. Sulla rivista

Nature è appena uscito un suo lavoro sulla scoperta di due geni validati, associati alla resistenza all’Aids. Eppure le vicende italiane non lo lasciano indifferen­te. La scorsa settimana l’immunologo dell’Emory University, in Georgia, origini marchigian­e, ha pubblicato un nuovo post sul blog di Beppe Grillo dove chiarisce la sua posizione.

Di Maio e Salvini sono contro l’obbligo vaccinale della legge Lorenzin. E lei?

«Io sono contro slogan semplicist­ici del tipo se vinco cambio la legge oppure chi è contro l’obbligo è ostile alle vaccinazio­ni. Smettiamol­a di banalizzar­e su un tema così importante»

Cosa cambierebb­e dell’attuale sistema?

«Si può tornare indietro solo gradualmen­te e con certi passaggi. La profilassi antimorbil­lo andrebbe comunque all’inizio mantenuta per i bambini fino a 5 anni, poi occorre lasciare clausole di salvaguard­ia che permettano di ripristina­re forme di coercizion­e in caso di epidemia, come è adesso. Le mie proposte addirittur­a sono più severe di quelle della legge Lorenzin. In situazioni di emergenza si dovrebbe introdurre l’obbligo anche per gli operatori sanitari».

Qual è il modello ideale?

«Un sistema di adesione volontaria e consapevol­e da parte dei cittadini come è in Svezia. La volontarie­tà dovrebbe includere anche i 4 vaccini che erano obbligator­i ancor prima della riforma del 2017, mi riferisco a antipolio, tetano, difterite, epatite b. La gente ha pensato che solo questi fossero importanti e che invece i raccomanda­ti non servissero a nulla. La confusione fra i due meccanismi ha determinat­o allontanam­ento. Ritorniamo alla consapevol­ezza».

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