Corriere della Sera

«Toglieremo l’obbligo raccomanda­re basta» Polemica su Di Maio: parla come la Lega

- di Alessandro Trocino

I titoli delle prime agenzie raccontano un Luigi Di Maio in stile Salvini sull’obbligator­ietà dei vaccini: «Cambieremo la legge Lorenzin», «Faremo legge su “raccomanda­zione” ma non su obbligo». L’intervento del leader dei 5 Stelle a Un Giorno da Pecora, che arriva proprio nel giorno in cui cominciano le parlamenta­rie M5S (finiranno domani), infiamma il dibattito. Il Pd va all’attacco. E i 5 Stelle si difendono, parlando di fake

news. Paola Taverna denuncia «un clima infame contro di noi».

Di Maio al programma dice: «Noi faremo una legge sulla raccomanda­zione dei vaccini, siamo a favore della raccomanda­zione. Obbligo? Lo intendiamo come era prima del decreto Lorenzin». Cioè, con l’obbligo per quattro vaccini. Che erano l’antidifter­ica, l’antitetani­ca, l’antiepatit­e B e l’antipoliom­ielitica. L’enfasi per la «raccomanda­zione», però, spinge molti a equiparare le posizioni di Di Maio con quelle di Salvini, che si era detto favorevole in generale alla raccomanda­zione. E così Alessia Morani scrive: «Di Maio ha appena detto che se governeran­no aboliranno le vaccinazio­ni obbligator­ie. Il M5S è un pericolo per la salute pubblica». Ancora più duro Michele Anzaldi: «Secondo gli scienziati, la legge sull’obbligo sta funzionand­o, ma Di Maio e Salvini vogliono abrogarla. Si rendono conto che potrebbero avere dei bambini morti sulla coscienza per un pugno di voti?». Anche Beatrice Lorenzin fa il parallelo: «Di Maio come Salvini. Sui vaccini, come su tutto il resto, il populismo parla la stessa lingua». Interviene anche Maurizio Lupi: «Se c’è una legge che funziona, Di Maio la vuole abolire». Infine, riassume la posizione del Pd il segretario Matteo Renzi: «Parla come Salvini. Sui vaccini non si scherza, è in ballo la salute dei nostri bambini, non un punto in più alle urne. Noi stiamo dalla parte della scienza, della ricerca e della medicina. E non torniamo indietro».

Poi arriva la protesta del leader 5 Stelle: «È l’ennesima disinforma­zione. A Un Giorno

da Pecora sono stato chiarissim­o. Abbiamo già presentato in Parlamento un disegno di legge, a prima firma Paola Taverna, che prevede esattament­e ciò che ho detto: restano i 4 vaccini obbligator­i, per gli altri si va alla raccomanda­zione». Nel testo si spiega che «la copertura vaccinale obbligator­ia già in atto deve essere davvero quadrivale­nte e in formulazio­ne monodose». Resta il fatto che in tutte le presentazi­oni della proposta di legge a dominare era il messaggio favorevole alla semplice raccomanda­zione. E spesso si è posto l’accento sui rischi dei vaccini, più che sui vantaggi. Il deputato Daniele Pesco, però, attacca: «Il nostro è un approccio serio e responsabi­le e non abbiamo bisogno di difenderci da cialtroni che cercano di spaventare i genitori italiani ricorrendo a falsità». E Carla Ruocco risponde ad Anzaldi: «Da madre e cittadina, sono disgustato dalle sue parole». Controrepl­ica: «Disgustosi sono gli esponenti dei 5 Stelle che giocano con la vita dei bambini».

Creato un clima infame Molti Paesi avanzati applicano il nostro approccio Taverna (M5S) Sulla salute come su tutto il resto i populisti parlano la stessa lingua Lorenzin (Ap) Se saranno al governo aboliranno l’obbligo Il M5S è un pericolo per la salute pubblica Morani (Pd)

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Luigi Di Maio, 31 anni, è stato eletto deputato per la prima volta nel 2013. Nella legislatur­a appena finita è stato vicepresid­ente della Camera. Dal settembre scorso è il capo politico e candidato premier del M5S Leader
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