Corriere della Sera

«Ma attaccare Pyongyang sarebbe una vera catastrofe»

- Giuseppe Sarcina © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’incidente delle Hawaii non ha cambiato il quadro analitico degli americani sulla Corea del Nord. A Washington gli esperti dei think-tank restano sostanzial­mente divisi in due correnti di pensiero. La prima è quella accolta dall’amministra­zione, in particolar­e dalla Casa Bianca: non ci sono le condizioni per una trattativa diretta con Kim Jung-un. Il fautore più ascoltato di questa linea è Bruce Klingner, dal 1993 al 2001 agente della Cia, dove si è occupato del quadrante asiatico fino a diventare il capo delle operazioni nella penisola coreana. Klingner lavora dal 2007 per la Heritage Foundation, centro studi conservato­re vicino al governo Trump. Anche in questi giorni l’ex analista dei servizi segreti ripete in tv ciò che ha spiegato in una lunga audizione, il 25 luglio del 2017, davanti alla Commission­e esteri del Senato. «Non ci sarà utilità in un negoziato diretto fino a quando Pyongyang non accetterà di sospendere il suo piano di armamento nucleare». Klingner sostiene che Kim Jong-un non abbia alcuna intenzione di accettare il dialogo. E in ogni caso sarebbe impossibil­e controllar­e l’applicazio­ne di un eventuale accordo. Concetti ripresi, alla sua maniera, da Trump in un tweet del primo ottobre 2017 rivolto al Segretario di Stato Rex Tillerson: «Non perdere tempo a negoziare». Klingner suggerisce di «applicare sanzioni sempre più stringenti alla Corea del Nord», prevedendo penalità anche per i Paesi che l’appoggiano, Cina in testa. L’impostazio­ne alternativ­a, che piace a Tillerson, è sviluppata dal «38 North, Us-Korea Institute» affiliato all’Università Johns Hopkins. Il cofondator­e, Joel Wit, parte da due consideraz­ioni: «Le sanzioni difficilme­nte daranno i risultati sperati»; illusorio pensare che la Cina farà il massimo per arginare il dittatore nordcorean­o. Bisogna, allora spezzare l’escalation e puntare al dialogo diretto con Kim Jong-un. Per fortuna su una cosa sono tutti d’accordo: un attacco militare sarebbe sempliceme­nte «catastrofi­co».

 ??  ?? Dittatore Kim Jong-un, 34 anni, dal 2011 è a capo della Corea del Nord, il «Regno rosso»
Dittatore Kim Jong-un, 34 anni, dal 2011 è a capo della Corea del Nord, il «Regno rosso»

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