Corriere della Sera

Bankitalia: nuovo calo del debito

- Mario Sensini

Il debito pubblico scende in valore assoluto anche nel mese di novembre. E si rafforzano le possibilit­à di chiudere il 2017 con la flessione del rapporto tra il debito pubblico e il prodotto interno lordo, un segnale importante sia per i mercati che alla luce del giudizio Ue sui conti italiani. A novembre, secondo i dati della Banca d’Italia, il debito dell’amministra­zione centrale è sceso a 2.275 miliardi di euro, con un calo di 14,7 miliardi rispetto al mese di ottobre.

Quest’anno il debito era già calato, in termini assoluti, a febbraio e ad agosto. E come ormai accade da anni subirà un altra sforbiciat­a rilevante a dicembre, con la regolazion­e dei conti di tesoreria (in parte già usati a novembre). L’obiettivo di chiudere l’anno con un migliorame­nto del rapporto debito/pil rispetto al 2016 (132%) sembra dunque più concreto. «Per la prima volta nel 2015 il rapporto è diminuito, nel 2016 si è stabilizza­to e dal 2017 calerà ancora» assicura il ministro Pier Carlo Padoan, intervista­to da Handelsbla­tt. Padoan si è detto preoccupat­o dai progetti elettorali di alcuni partiti che vogliono smontare alcune delle riforme struttural­i degli ultimi anni, a cominciare da quella delle pensioni. Le riforme, dice Padoan, servono alla crescita e vanno «curate».

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