I divi di Hollywood sfilano a Milano
Come un'elegante coppia a passeggio sotto l’ombrello Meryl Streep e Tom Hanks incassano il boato da stadio amplificato dall’eco della Galleria. Arriva anche Steven Spielberg, quasi imbarazzato da tanto calore. Il fascino oltre la transenna. Milano riscopre l’eccitazione di ritrovarsi una fetta di Hollywood dalle parti di casa. E così Piazza Duomo si ritrova schiacciata intorno al red carpet, per l’occasione a tinte black and white per onorare la trama di The Post. E anche se nevica non è poi un caso. Dopo le prime di Londra e Parigi, Milano chiude il triangolo del cinema che conta. Una première che celebra il rinato amore della città verso il cinema. Un rinascimento che passa dalla rassegna Fuoricinema e della nuova vita che si è dato l’Anteo, più che una multisala. E se i protagonisti del nuovo film di Spielberg chiudono la passerella, flash e ombrelli hanno salutato ieri sera prima della proiezione anche la sfilata del cinema nostrano: Gabriele Salvatores, Claudio Bisio, Anna Foglietta, il direttore della Mostra del cinema di Venezia Alberto Barbera. Sorrisi e qualche autografo regalato all’esercito del selfie. Passano anche Daniela Santanchè, Benedetta Parodi, Caterina Balivo, Emma Marrone. Ma le prime file sono arrivate da tutta Italia per Meryl Streep. Ragazzine che si sono date appuntamento per guardare negli occhi la loro eroina, che sarà pure di tutt’altra generazione ma è la donna che sta segnando le loro vite. Due hanno anche un tatuaggio sul braccio con l’autografo di Meryl. Lei si accorge e si ferma a lungo perché non le sembra neanche vero. «Benvenuta in Italia», la saluta un vigile.