LA VOSTRA FOTO
Caro Aldo, che ci dice di certi giornalisti che si atteggiano a imparziali comunicatori, conducono programmi tv da dichiarati neutrali, scrivono editoriali volando alto e poi si schierano al momento delle elezioni? Non trova che una scelta politica delegittimi il loro precedente lavoro professionale? E tanto più lo screditi qualora (è già capitato molte volte!), a urne chiuse o a legislatura ultimata, si verifichi il ritorno al ruolo svolto in passato, confidando nella distrazione/ smemoratezza pubblica? A me pare che i giornalisti, come i magistrati, dovrebbero evitare di candidarsi. Si sono già votati a un lavoro di servizio (per i sentimentali quasi una missione) che presuppone imparzialità di comportamento. Ci sono professioni e professioni, mestieri e mestieri, opportunità e opportunità. E, infine, un’eguaglianza formale e una sostanziale. Solo rispettando la seconda si onora la prima. Pensa che io mi stia sbagliando di grosso? Massimo Lodi
Caro Massimo, la penso esattamente come lei.
IL NOSTRO PAESE
Caro Aldo, mi permetta una riflessione. Nel nostro Paese il pessimismo è assolutamente tangibile ed è evidente che abbia un ruolo decisivo nei ritardi accumulati negli anni dalla nostra nazione. Quello che mi interesserebbe sapere da lei è: a cosa addebitare la piaga culturale della lamentela e della negatività? Io, nel mio piccolo, la lego al fatto che fino a pochi decenni fa eravamo un popolo molto povero e la cultura borghese e illuminista non aveva potuto fare breccia anche per motivi religiosi. Quindi lo slancio e l’entusiasmo tipico delle nazioni riformate da noi non è presente. Il ricordo della miseria è ancora fresco e rimane tuttora una zavorra culturale molto pesante.
Guido Capucci
Caro Guido, non eravamo una nazione riformata nel 1946 ma fummo capaci di slancio ed entusiasmo.
Aldo Cazzullo - «Lo dico al Corriere» «Lo dico al Corriere» @corriere «Milano, piazza Risorgimento. San Francesco sembra essere stupito che gli uccelli ancora gli facciano visita». Immagine di Bruno Faccini. (Inviate le foto, ovviamente scattate da voi, a questi indirizzi: lettere@corriere. it e su Instagram @corriere)
È anche capace di slanci ed entusiasmo