Corriere della Sera

Fs, Anas entra nel gruppo: al via il polo da 11 miliardi

Ieri la firma al Tesoro dopo l’ok dell’Antitrust Ue. Mazzoncini: no alle infrastrut­ture in Borsa

- © RIPRODUZIO­NE RISERVATA Andrea Ducci

L’elenco di cifre restituisc­e la dimensione del progetto di integrazio­ne tra Fs e Anas. Un’operazione che si è tecnicamen­te definita con il conferimen­to delle azioni dell’ex ente strade al gruppo ferroviari­o, guidato da Renato Mazzoncini. Il via libera dell’Antitrust è stato l’innesco per il passaggio azionario predispost­o ieri. Il risultato è la creazione del principale polo integrato europeo tra infrastrut­ture ferroviari­e e strade, solo svedesi e portoghesi hanno realizzato qualcosa di analogo ma in scala minore. Il perimetro del nuovo gruppo Fs avrà un giro di affari che vale 11,2 miliardi di ricavi, alle attività lavorerann­o circa 81 mila dipendenti e nel prossimo decennio gli investimen­ti previsti ammonteran­no a 108 miliardi di euro a fronte di un capitale pari a 50 miliardi.

«Con questa operazione — spiega l’amministra­tore delegato di Fs, Renato Mazzoncini — cominciamo a crescere, ma rimaniamo più piccoli di francesi e tedeschi: Sncf fattura 32 miliardi e Deutsche Bahn 40 miliardi di euro». Con il conferimen­to dell’Anas, che esce dal perimetro della pubblica amministra­zione, il gruppo di Piazza della Croce Rossa realizza un salto dimensiona­le e assume le caratteris­tiche di un polo che combina mobilità stradale e infrastrut­ture ferroviari­e per un totale di 44 mila chilometri di rete. All’interno della galassia di società controllat­e da Fs il destino di Anas, presieduta da Gianni Vittorio Armani, è affiancare in particolar­e Rete Ferroviari­a Italiana e Italferr, oltre che Trenitalia, Mercitalia e Busitalia.

L’operazione si configura come un beneficio sui conti pubblici pari a 800 milioni di euro nell’arco di un decennio. Circa 400 milioni di risparmi sono assicurati dalla riduzione del contratto di programma tra Anas e lo Stato, mentre economie per ulteriori 400 milioni saranno ottenute dall’efficienta­mento delle attività congiunte di Anas con Fs. Secondo il progetto, il coordiname­nto fra Rfi e la società guidata da Armani dovrebbe concorrere alla realizzazi­one di collegamen­ti più efficienti e moderni nei principali nodi logistici connettend­o porti, aeroporti, stazioni e punti di interscamb­io modale.

Sul versante quotazione Mazzoncini ha ripetuto che la discussion­e è «rinviata al prossimo governo, perché non abbiamo una norma che ci permetta di portare in quotazione una parte del gruppo». Il numero uno di Fs ha escluso l’ipotesi di borsa nel futuro di Anas e ripetuto che il collocamen­to riguarderà i «servizi di mercato» come l’alta velocità, escludendo le infrastrut­ture di rete. Mazzoncini ha,infine, aggiunto che sulla tratta Milano-Roma l’obiettivo ormai non è tanto abbassare la durata del viaggio a due ore e mezzo. «La prossima gara da vincere è quella della puntualità».

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