Corriere della Sera

Carolina rosso fuoco insegue la Russia

Prove di Olimpiade agli Europei: Zagitova (15 anni), Medvedeva e Kostner incollate dopo il corto

- Gaia Piccardi

In un punto e 97 centesimi, meno di uno starnuto, sono rinchiuse in tre: Alina Zagitova, prodigiosa 15enne russa capace di guardare il continente dall’alto in basso al suo debutto europeo; Evgenia Medvedeva, la fuoriclass­e 18enne tornata, da campioness­a in carica, da una frattura da stress al piede; e lei, nostra signorina delle lame strette, Carolina Kostner, terza a un’incollatur­a all’ennesimo capitolo della storia della sua vita. Carolina contro la

Trucchi e strategie Per ingraziars­i la giuria, le russe aumentano le difficoltà saltando con il braccio alzato

Russia.

È il programma corto dell’Europeo di Mosca ma sembrano prove tecniche di Olimpiade di Pyeongchan­g. Livello alto, punteggi di tutto rispetto (Zagitova sfiora di 58 centesimi di punto il record del mondo della Medvedeva), costumi, trucco e parrucco come li vedremo — tra venti giorni — sulla patinoire coreana, dove canadesi, americane e asiatiche inietteran­no alla competizio­ne ulteriore veleno. C’è la commission­e da impression­are, perché ai Giochi ciascun giudice arrivi con negli occhi lo stupore per esercizi ormai al limite della perfezione. Carolina ha il rossetto da combattime­nto e un vestitino rosso porpora con scollatura profonda, il signor Mishin le ha messo a posto i salti e coach Huth ha ripreso il posto che gli spetta a bordo pista. Ha trent’anni, quasi trentuno. È il suo 14esimo Europeo: non scende dal podio da dieci edizioni (5 ori, due argenti, tre bronzi). Quando Zagitova veniva al mondo e Medvedeva abbandonav­a il biberon, lei già pattinava. Difficile spiegare la longevità della Kostner in un ambiente dal ricambio vertiginos­o. Eppure è sul ghiaccio, tirata come sanno arrivare le profession­iste ai grandi eventi, bella come solo lei sa essere nel costume di scena, con la maschera della prima attrice addosso. Combinazio­ne triplo-triplo, triplo loop, doppio Axel. I salti sono puliIngema­r ti, precisi, netti. «Ne me quitte pas» raggiunge vette d’intensità notevoli, l’interpreta­zione è da Oscar. Dall’amplesso con l’amato ghiaccio, Carolina esce scarmiglia­ta e ansimante (78.30, record personale). «Sono felicissim­a: ero tranquilla, preparata bene, il pubblico mi ha trattata come fossi un’atleta russa. Mosca mi ha sempre dato emozioni forti. Non sono qui a paragonare il mio pattinaggi­o a quello delle avversarie, voglio solo dimostrare quello che so fare». La nuova Russia, che in Corea ritroverà sotto la bandiera del Cio, la supera senza travolgerl­a. Magrissima ed esplosiva, Medvedeva è stranament­e imperfetta (atterraggi­o sporco dal doppio Axel) ma, come Zagitova, condensa tutti i salti nella seconda metà del programma ed esegue i più difficili con il braccio in alto: è la strategia per avere più punti, per essere pagate di più. La minuscola Alina, 156 cm, sembra la Julia Lipnitskay­a di Budapest 2014, vigilia di Sochi: impression­a per freschezza, salta come un grillo, stampa sulla patinoire un programma da grande a un età da bambina.

Le altre non esistono: la Russia, e Carolina. L’Europa consegna agli dei di Olimpia la gara (apertissim­a) che marchierà i Giochi. Un giorno di riposo. Poi domani, finalmente, sapremo.

 ??  ?? Stelle Carolina Kostner, 30 anni, a sinistra, e, sopra, la giovanissi­ma russa 15enne Alina Zagitova, in testa alla classifica (Afp)
Stelle Carolina Kostner, 30 anni, a sinistra, e, sopra, la giovanissi­ma russa 15enne Alina Zagitova, in testa alla classifica (Afp)
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