Corriere della Sera

«Minaccia per il futuro»

- di Gian Guido Vecchi

«Visto com’è andata a finire con la pecora Dolly, invecchiat­a precocemen­te dopo pochi mesi e poi uccisa per non farla soffrire, poveretta, si sperava che nessuno tornasse a tentare una cosa simile…».

Il cardinale Elio Sgreccia ha la voce incrinata di chi cerca, invano, di trattenere lo sconcerto. Presidente emerito della pontificia Accademia per la vita, è tra i massimi bioeticist­i della Chiesa, autore di un «Manuale di bioetica» divenuto un classico del pensiero cattolico. Fu lui a guidare la ricerca per la stesura della «Dignitas Personae», l’istruzione di riferiment­o in tema di bioetica della Congregazi­one per la Dottrina della Fede. Un documento firmato nel 2008 dal prefetto William Levada e dal segretario Luis Ladaria, nominato l’anno scorso da Francesco alla guida del Sant’Uffizio.

Eminenza, che cosa la preoccupa?

«La volontà che sta dietro una ricerca simile. Ci vedo una minaccia per il futuro dell’umanità. Prima la pecora, poi la scimmia… Pare il tentativo di avvicinars­i all’uomo, come fosse un penultimo passo. Una prospettiv­a che la Chiesa, naturalmen­te, non potrà mai approvare».

Ne parla come fosse l’Homunculus del «Faust» di Goethe…

«Ecco, appunto. Se si vuole giocare con il creato devastando i livelli metafisici… Perché voler clonare una scimmia? Qual è il motivo? Vogliono riprodurre carne? Finti uomini? Questo mi fa sospettare…».

Che intende per sconvolgim­ento dei «livelli metafisici»?

«Il tentativo di cancellare la differenza ontologica tra l’uomo e gli animali. Dietro la volontà di clonare una scimmia si può nascondere una tendenza già emersa in altri settori di ricerca, quella di portare l’uomo verso la scimmia e la scimmia verso l’uomo e infine considerar­e la scimmia uguale all’uomo».

Ma non potrebbe essere, più sempliceme­nte, un passo avanti straordina­rio dal punto di vista medico?

«Se si vuole fare ricerca biologica o medica non c’è bisogno di sconvolger­e l’ordine naturale. Del resto, anche nell’istruzione della Congregazi­one per la Dottrina della Fede, si spiega che la distinzion­e tra clonazione riprodutti­va e clonazione terapeutic­a è insostenib­ile».

Cosa pensa la Chiesa della clonazione animale?

«Al contrario della ipotesi di clonazione umana, sulla quale la Chiesa non può che esprimere la sua condanna più totale e ferma, sulla clonazione animale il magistero non ha finora espresso una condanna esplicita, ufficiale. Si è lasciato il tema alla valutazion­e degli scienziati responsabi­li. Comunque questa tendenza non deve essere solo un problema della Chiesa».

In che senso?

«Per un credente è inaccettab­ile. Ma una simile manipolazi­one profonda dovrebbe essere sentita da tutti come una minaccia alla persona umana, il tentativo di degradare la sua dignità».

La tecnica consente per la prima volta di ottenere numerosi esemplari di primati geneticame­nte omogenei Giuliano Grignaschi Istituto Mario Negri La vita umana non è stata programmat­a per essere attivata con sistemi di tipo artificial­e, ma dall’incontro di due gameti, maschile e femminile Bruno Dallapicco­la Ospedale Bambino Gesù di Roma

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 ??  ?? Teologo Il cardinale Elio Sgreccia, 89 anni, è uno dei più noti bioeticist­i della Chiesa
Teologo Il cardinale Elio Sgreccia, 89 anni, è uno dei più noti bioeticist­i della Chiesa

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