Fotomontaggio choc L’attacco a Boldrini
L’immagine su Facebook: «Sgozzata da un nigeriano» E su Internet c’è chi definisce Traini eroe e patriota
E considerato che Macerata è anche la città della presidente della Camera Laura Boldrini, perché non mettere su Facebook un fotomontaggio con l’immagine della sua testa insanguinata? «Sgozzata da un nigeriano inferocito, questa è la fine che deve fare così per apprezzare le usanze dei suoi amici...», recita la didascalia. Sui social, il sismografo dell’incitamento all’odio è impazzito dopo i colpi sparati dall’incensurato Luca Traini contro persone con la pelle nera ridotte a bersagli. Come in passato, la presidente della Camera è entrata nel mirino dei cecchini razzisti della Rete. L’immagine choc pubblicata su Facebook è stata diffusa dai Sentinelli di Milano laici e antifascisti, con tento di nome e cognome dell’autore: «Non crediamo sia più il tempo come pratica da social di cancellare il nome di chi scrive e pubblica cose così», ha detto il portavoce Luca Paladini. Che ha aggiunto: «Il post ci è stato segnalato ma una volta che lo abbiamo diffuso chi lo ha pubblicato lo ha rimosso».
Per la polizia postale non dovrebbe essere impossibile rintrecciare l’autore anche perché la presidente della Camera ha già subito altri attacchi. Giorni fa, un fantoccioBoldrini è stato dato alle fiamme a Busto Arsizio dai Giovani padani, allora la presidente ha ricordato i precedenti. Ieri, invece, Laura Boldrini (che ha ricevuto attestati di solidarietà da Pietro Grasso, Giorgia Meloni, Raffaele Fitto, Anna Maria Furlan, Roberto Speranza, Massimo D’Alema, Mara Carfagna) ha scritto su Twitter: «Quanto accaduto oggi a Macerata dimostra che incitare all’odio e sdoganare il fascismo, come fa Salvini, ha delle conseguenze. Basta odio, Salvini chieda scusa».
«Patriota», «eroe», «giustiziere», «santo subito», «Traini presidente», «dovevi prendere meglio la mira». I fan dell’incensurato che spara in strada a chiunque abbia la pelle nera hanno rumoreggiato per tutta la giornata, definendolo anche «il perfetto capro espiatorio del sistema»: «Tutto ’sto casino per il povero Luca ma non è morto nessuno...». A dire il vero, però, i social traboccano anche di messaggi di segno opposto. «Ha pianificato tutto, compreso il saluto romano... Non è follia. È terrorismo politicamente pianificato», ha scritto Leonardo Bianchi. In Rete c’è stata grande condivisone del video di giugno in cui si vede, al comizio di Salvini a Corridonia, proprio la faccia di Luca Traini ai tempi candidato della Lega. Allora, il segretario disse di Boldrini: «Quando si voterà, cambierà mestiere».