Corriere della Sera

Pd, scontro a sinistra sul voto utile

Il segretario: «Leu aiuta il centrodest­ra». La replica: «Nelle vostre liste esponenti di FI»

- Monica Guerzoni

Il lancio di +Europa Bonino «bacchetta» Calenda per non essersi candidato. E lui: vi aiuterò in ogni modo

Il tentativo di non farsi reciprocam­ente del male è già fallito, Partito democratic­o e Liberi e uguali sembrano destinati a menarsi fendenti fino al 4 marzo. Persino il cauto Pietro Grasso ha dismesso i panni istituzion­ali e inasprito il linguaggio, a riprova che la legge elettorale impone alla sinistra una battaglia tra fratelli coltelli. L’affondo del leader di Leu punta dritto al segretario dem: «Si è raccontata un’Italia di plastica. Non a caso qualcuno (Renzi, ndr) si è paragonato alla Red Bull, piena di coloranti e sostanze artificial­i».

La sfida tutta toscana è a distanza, ma i colpi sono sotto la cintura. Comincia l’ex premier dal teatro Aurora di Scandicci: «Non lasciamo l’Italia a chi urla di essere di sinistra e poi nei collegi fa vincere Salvini». Il tema del giorno è questo e Grasso, presentand­o i candidati al Teatro Puccini di Firenze, risponde duro: «Ci vuole coraggio a dire che noi facciamo vincere la destra, quando loro hanno nelle liste esponenti di Forza Italia». Noi e loro, come nei passaggi più aspri della lotta fratricida a sinistra. Grasso rimprovera a Renzi di guidare un partito personale pieno di yes men: «Non se ne può più del rumore di fondo dell’ego dei leader». E Renzi insiste: «Voi non siete di sinistra, voi aiutate il centrodest­ra». Un leitmotiv che Leu respinge dando voce a tutti i leader della lista. «Questa storia che noi favoriamo la destra è una stupidaggi­ne» si arrabbia Pier Luigi Bersani e ribadisce la tesi secondo cui nei problemi irrisolti dal Pd «può mettere radici la destra». E Laura Boldrini, che ricorda di vivere sulla sua pelle gli attacchi di Salvini: «Favorisce la destra chi da sinistra attua politiche di destra».

Nel campo più largo della coalizione di centrosini­stra Emma Bonino lancia +Europa e incassa il sostegno di Paolo Gentiloni e Carlo Calenda. Il premier dal palco definisce l’alleanza del Pd «l’unica possibilit­à di offrire al Paese un pilastro credibile per un governo credibile». Rivendica i risultati del suo esecutivo, ma ammette che c’è ancora molto da fare per ridurre le diseguagli­anze: «Lavoriamo sui collegi a testa bassa offrendo serietà, affidabili­tà, riformismo. Con Emma Bonino camminerem­o insieme e possiamo vincere».

La leader radicale ammonisce Grasso, D’Alema e compagni («l’avversario non è il Pd, ma i nazionalis­ti») e passa la parola a Calenda, che sfoggia sulla giacca il distintivo della lista. Bonino lo bacchetta per non essersi candidato e il ministro rassicura: «Vi aiuterò in ogni modo. Voi contaminer­ete il centrosini­stra in modo determinan­te».

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(Ansa)
A Scandicci Matteo Renzi, 43 anni, ieri all’apertura della campagna elettorale (Ansa)

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