Corriere della Sera

Industria 4.0, sì ai braccialet­ti ma per monitorare le macchine

Calenda e il caso Amazon: c’è una soglia che non va superata. Padoan: la produttivi­tà si aumenta con gli incentivi

- Rita Querzé

Ci sono anche i braccialet­ti 4.0 nell’elenco dei sussidi che possono godere di super e iper-ammortamen­to, le agevolazio­ni fiscali per le imprese che fanno investimen­ti innovativi per digitalizz­are la produzione. Ma non hanno nulla a che fare con quelli brevettati da Amazon che hanno fatto tanto discutere in questi giorni.

Questo ha puntualizz­ato ieri il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda. Anche tramite Twitter. «I sistemi di monitoragg­io e di supporto al lavoratore, braccialet­ti inclusi, sono parte di Industria 4.0. Ma qui parliamo di un device che dà impulsi direttamen­te sul corpo. È una roba totalmente diversa», ha tagliato corto il ministro.

I bracciali 4.0 che hanno fatto alzare le antenne ai critici del «sistema Amazon» sono quelli già utilizzati oggi nelle aziende manifattur­iere più evolute, dove tecnici specializz­ati indossano mini-tablet, simili a un grande orologio, su cui è possibile tenere sotto controllo lo stato di avanzament­o delle lavorazion­i condotte dalle macchine.

Nel suo intervento a margine della presentazi­one della lista +Europa il ministro Calenda ha poi fatto presente che «dare impulsi, anche non dolorosi, al lavoratore è una violazione della dignità, è una soglia che non possiamo oltrepassa­re».

Per finire, che il Jobs Act favorisca l’introduzio­ne di questi strumenti per Calenda è «una gloriosa fesseria». Sul fronte opposto gli esponenti di LeU, da Elisa Simoni alla presidente della Camera Laura Boldrini. Il Jobs Act consente l’utilizzo delle informazio­ni ottenute attraverso gli strumenti di lavoro che il dipendente ha in uso. Purché il lavoratore stesso sia debitament­e informato. «Che il braccialet­to di Amazon sia uno strumento di lavoro è da vedere — dice una giuslavori­sta come Damiana Lesce dello studio Trifirò di Milano —. Inoltre non bisogna dimenticar­e che privacy e dignità del lavoratore nel nostro Paese sono valori garantiti a livello costituzio­nale».

«Ci sono leggi a tutela dei diritti dei lavoratori che vanno rispettate», ha sottolinea­to anche il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Cogliendo l’occasione per promuovere lo strumento dei premi di produttivi­tà: «Se l’obiettivo è aumentare la produttivi­tà, a vantaggio dei lavoratori e delle imprese, allora questo non si ottiene con i braccialet­ti ma con gli incentivi. E questi stanno funzionand­o».

Produttivi­tà Padoan: «L’aumento della produttivi­tà non si ottiene con braccialet­ti ma con incentivi»

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