Corriere della Sera

Derby testa-coda e «avance» inglesi Le insidie per Sarri

Per il Napoli c’è il Benevento rivoluzion­ato

- Monica Scozzafava © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Non c’è storia tra Benevento e Napoli, il derby non è soltanto inedito in serie A, ma le due squadre sono distanti cinquanta punti in classifica. Rispetto all’andata il Napoli è sempre lo stesso, il Benevento è tutto nuovo. In un mercato dove gli affari sono stati pochissimi, Sarri ripropone i titolariss­imi mentre De Zerbi può addirittur­a fare una rivoluzion­e: da Guilherme a Diabaté, da Puggioni a Sandro e Tosca sino alla riscoperta di Sagna, ex Arsenal e Manchester City, pescato tra gli svincolati che sarà accolto in tribuna allo stadio Vigorito come l’imperatore della salvezza. «Un colpo di grande prestigio, non me lo aspettavo», ha ammesso l’allenatore gialloross­o, peraltro ex azzurro dell’era De Laurentiis.

Come prima, va avanti il Napoli. E forse più di prima, così come il patron ha lasciato intendere appuntando la lode alla rosa non intaccata dal mercato. Mertens ha lo stesso rendimento di un anno fa (22 partite e 13 gol) e all’andata portò il pallone a casa. Finì 6-0 al San Paolo nell’unico precedente in A tra le due squadre, oltre ad essere la partita con maggiore scarto di gol di tutto il campionato. In campo sarà derby tra la prima e l’ultima della classifica, un testa-coda che non dovrebbe riservare il massimo della difficoltà, ma Sarri proprio per questo teme di giocare su un terreno scivoloso e poco prevedibil­e. Le chiacchier­e sul mercato lo hanno reso nervoso, la sua clausola (otto milioni) sarà pure alla portata del Chelsea e di altri top club ma l’uomo in tuta non perde di vista l’obiettivo con il Napoli.

Il futuro verrà, ma dopo aver scritto la storia sotto il Vesuvio. Lo scudetto non ammette amnesie, né cali di tensione. Benevento deve significar­e bottino pieno, senza il peso della pressione del risultato già acquisito tra Juventus e Sassuolo. Vincere per tenere il passo e sperare che gli undici e fidatissim­i titolari siano sempre tirati a lucido.

Dall’altra parte inizia invece la rivoluzion­e con sette nuovi ingressi: «Ci aiuteranno ad invertire la rotta, daranno entusiasmo a tutto l’ambiente», ha aggiunto De Zerbi. Consapevol­e però che «con il Napoli sarà sofferenza dal primo all’ultimo minuto di gioco. Una partita che mi ha tolto il sonno, speriamo non siano in una delle giornate migliori». Che è proprio la «trappola» in cui teme di incappare Sarri.

De Zerbi I sette nuovi arrivati ci daranno entusiasmo ma contro il Napoli sarà sofferenza dall’inizio alla fine. Questa partita mi ha tolto il sonno

 ??  ?? Certezza Dries Mertens, 30 anni, belga: per l’attaccante del Napoli già 13 gol in 22 partite, esattament­e lo stesso bottino di un anno fa. Oggi affronta la squadra a cui aveva segnato tre reti all’andata: il Benevento è ultimo ma Sarri teme la trappola...
Certezza Dries Mertens, 30 anni, belga: per l’attaccante del Napoli già 13 gol in 22 partite, esattament­e lo stesso bottino di un anno fa. Oggi affronta la squadra a cui aveva segnato tre reti all’andata: il Benevento è ultimo ma Sarri teme la trappola...

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