Jennifer, Festus e gli altri feriti «Tutti in lista per l’asilo»
«Ero appena uscita dall’emporio africano e stavo aspettando l’autobus alla fermata. Ho sentito dei colpi. Dopo pochi secondi, quasi senza rendermene conto, ero a terra. Cosa mi è successo? Spero non sia grave». Jennifer Odion, nigeriana, 25 anni, è scossa e parla con un filo di voce agli amici che sono andati a trovarla all’ospedale di Macerata. È in Italia dallo scorso luglio, come gli altri cinque feriti. Ha tanta paura e un braccio rotto che le fa male. Sarà operata martedì. Il colpo sparato da Luca Traini, fortunatamente, non l’ha ferita in modo grave.
Ieri gli ospedali di Macerata e Ancona erano in subbuglio. «Abbiamo dovuto richiamare chirurghi e rianimatori, ma la risposta è stata immediata» fa sapere Alessandro Maccioni, direttore dell’Area Vasta 3 dell’Asur Marche.
Tra i feriti, il più grave è Mahamadou Toure, 28 anni, proveniente dal Mali, in rianimazione con un ematoma al fegato. È stabile, ma sotto osservazione. Prognosi riservata anche per Wilson Kofi, 20 anni, ghanese, fratture alle costole e contusione polmonare. Quando è stato colpito, era insieme a Festus Omagbon, 32 anni, nigeriano, ora ad Ancona con una sospetta lesione vascolare al braccio destro: stavano facendo acquisti in centro. Li assiste il Gus (Gruppo Umana Solidarietà) che sottolinea come i due ragazzi siano impegnati in un reale percorso di integrazione. «Wilson è un ragazzo adorabile e speciale — dicono gli operatori —, si è integrato bene in Italia ed è sempre presente ai corsi di italiano e a tutte le nostre attività». Festus «ha chiesto di poter avere delle lezioni aggiuntive, e per premiare questo suo impegno l’equipe sta riflettendo sul concedergli la possibilità di frequentare un corso per operaio carrellista». «Ragazzi per bene, la cui unica colpa è avere la pelle nera», aggiunge amaro Giovanni Lattanzi, il coordinatore nazionale, annunciando che il Gus si costituirà parte civile in tribunale.
A Gideon Azeke, 27 anni, nigeriano, hanno tolto un proiettile dalla coscia destra. È stato invece dimesso quasi subito Omar Fadera, 23 anni, proveniente dal Gambia, colpito di striscio a un gluteo. Tutti giovani e tutti richiedenti asilo, confermano in Questura, anche se non c’è nesso tra lo status dei feriti e il gesto folle di Traini che colpiva badando solo al fatto che tutti avessero la pelle scura.