Corriere della Sera

Intesa Sanpaolo: utile a 7,3 miliardi

Nel piano 300 miliardi per l’economia reale. Conversion­e delle risparmio. Titoli su in Borsa

- di Paola Pica

L’Italia è il Paese dove stare — «the place to be» — e dal quale giocare la partita per la leadership europea. Nei prossimi quattro anni, Carlo Messina vuole fare di Intesa Sanpaolo la prima banca d’Europa per redditivit­à, profilo di rischio, sostenibil­ità e intanto conquista il primo posto in Piazza Affari. Da ieri Intesa Sanpaolo è il titolo più pesante del listino con una capitalizz­azione di poco superiore ai 52 miliardi, davanti all’Eni (50 miliardi). Gli investitor­i spingono il titolo oltre i 3 euro (a 3,10, +0,6%) nel giorno della duplice presentazi­one del nuovo piano d’impresa — manovra che vale complessiv­amente 300 miliardi in quattro anni e che l’amministra­tore delegato dettaglia in quasi quattro ore di maratona con analisti e giornalist­i — e del bilancio del 2017. I conti dell’ultimo anno si chiudono con utile netto di 7,3 miliardi (3,8 senza il contributo pubblico sul salvataggi­o delle attività delle banche venete) e cedole per 3,4 miliardi, cifra che ha permesso di centrare l’obiettivo di 10 miliardi di monte dividendi del vecchio piano. In forte rialzo le azioni di risparmio (+7,3%) in vista di una conversion­e in ordinarie.

Il piano sul quale si è espressa una platea di 13.500 dipendenti, prevede «azioni incisive sui costi» senza escludere «il forte orientamen­to ai valori, che farà di noi anche il punto di riferiment­o, il simbolo, di uno sviluppo sostenibil­e». Negli investimen­ti a impatto sociale «saremo primi al mondo». Una «Impact Bank» che prepara un piano contro la povertà e destina 1,2 miliardi alle categorie più in difficoltà con l’accesso al credito e altri 0,7 miliardi alle imprese sociali. La superbanca, che da qui al 2021 assicurerà all’erario 13 miliardi di imposte dirette e indirette, «l’equivalent­e di una legge di Stabilità» sottolinea il banchiere, continuerà poi a investire in cultura «sulla via tracciata da Giovanni Bazoli».

Le opzioni di crescita saranno esaminate «in tutti i business e in particolar­e nel wealth management dove nel corso di quest’anno vorremmo stringere un’alleanza internazio­nale» annuncia Messina replicando a una domanda su un possibile accordo con Blackrock come il partner non sia ancora stato selezionat­o. Quanto al conto economico, il piano prevede un utile netto di 6 miliardi nel 2021 con pay out ratio al 70% che si confronta con l’85% del 2018. Lo stock dei crediti deteriorat­i sarà dimezzato a 12 miliardi netti con un’incidenza al 2,9% sui crediti alla clientela. Già note l’uscita volontaria di 9 mila persone e le 1.650 assunzioni. Nel giro di un anno si assisterà alla fusione nella capogruppo di 12 controllat­e, comprese Banca Imi e Banca Prossima. Per il principale sindacato bancario, la Fabi guidata da Lando Mario Silleoni, è questo «il piano che inaugura una nuova stagione» del sistema bancario italiano.

L’impact bank Nasce l’impact bank, risorse per il terzo settore pari a 2 miliardi L’Imi verrà incorporat­a

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Il consiglier­e delegato di Intesa Sanpaolo Carlo Messina

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