Corriere della Sera

LE PAGELLE

- di Andrea Laffranchi

Annalisa 7

 Un ponte fra le atmosfere avvolgenti della Bristol anni 90 e la contempora­neità noir di Lana Del Rey. La sua voce questa volta preferisce le sfumature all’effetto wow. Si poteva dare di più col testo

Ron 6,5

 Il business del caro estinto ci ha abituati a poco nobili operazioni di raschiamen­to del barile. Qui invece c’è una canzone nobile in tutti i sensi, a partire dalla firma di Dalla. Ron deve trovare lo spazio per farla crescere

The Kolors 7,5

 Saper cogliere l’occasione. Alla prima prova con l’italiano Stash becca subito il tormentone. Quel «mai mai mai» si fissa nelle orecchie grazie ai muscoli della tripla sezione ritmica: gong, timpani e batteria

Max Gazzè 7,5

 Dopo anni di tormentoni azzeccati, il cantautore sceglie una ballad. Il racconto di una leggenda della tradizione pugliese che trova casa non nel folk ma in un elegante arrangiame­nto sinfonico. Classe.

Vanoni 6,5

 Piccolo manuale di canzone d’autore. Un brano musicalmen­te elegante senza sapere di polvere, un testo che evita il banale, un’interprete che sa dove e cosa sottolinea­re con la voce

Meta Moro 7

 Come si risponde al sangue e alla violenza dei terroristi? Con un non mi hai fatto niente (faccia di serpente lo aggiungiam­o noi) e ballando al ritmo di una festa folk

Mario Biondi 4

 Perdere l’occasione. Per il debutto in italiano Biondi mette l’asticella in alto e si misura con il mondo jazzato del «great american songbook». La canzone è una fotocopia sbiadita ed evapora subito

Facchinett­i e Fogli 5

 I Pooh senza la grandeur dei Pooh. Qualche eccesso retorico (anche nella messa in scena), si sente che ci credono in questa storia di amicizia solida, ma la canzone non ha le stesse fondamenta

Lo Stato Sociale 8

 Bookmaker: rivedete le quote. La nonna dance è il nuovo gorilla. Dagli Abba alla cassa dritta: che freschezza. La filastrocc­a penalizza il messaggio ma «nessuno dice se sbagli sei fuori» è la foto del Paese

Noemi 5

 Ma chi li sceglie i suoi pezzi? Una voce originale come quella di Noemi meriterebb­e di più. E invece, ancora una volta, le viene affidato un compitino che andrebbe bene come riempitivo di un album

Decibel 6

 David Bowie è lo spirito guida, ma la timbrica di Rouge è più forte di qualsiasi navigatore e porta tutto nel suo mondo. Si sente l’onestà di chi suona tutto e sempre dal vivo, senza aiutini. E non è poco

Elio e le Storie Tese 4

 Che tristezza il finto addio. Doppia tristezza se lo fanno dei dissacrato­ri di profession­e. Una macchia sul finale della carriera. La canzone non funziona, l’arrangiame­nto è colto, ma sotto sotto non c’è altro

Giovanni Caccamo 7

 Non è facile essere classici a 27 anni. Il cantautore siciliano veste bene una ballad in giacca e cravatta dove comandano l’orchestra e l’idea (cosa c’è di più classico?) che l’amore possa guardare lontano

Red Canzian 5

 Orfano dei Pooh (e del suo basso) Red offre chitarre rock con tanti riferiment­i agli anni Novanta, da Bon Jovi a Bryan Adams. Il testo è un bilancio di una vita, ma tutto resta lì senza il colpo del ko.

Luca Barbarossa 6

 Non è la magia dell’innamorame­nto; non siamo all’addio: l’amore con prospettiv­a di lungo termine. Il dialetto romano non è un limite alla comprensio­ne, ma può allontanar­e

Diodato e Roy Paci 6,5

 Il messaggio è: giù i telefonini, impariamo a goderci il momento. Diodato è il meno popolare del cast ma è credibile e ha la penna. La tromba di Roy Paci (con altri tre ottoni) aggiunge spinta

Nina Zilli 5,5

 Vedi alla voce Noemi. Il problema della carriera di Nina è la scelta delle canzoni. In questo caso almeno c’è la voglia di affrontare un tema importante nel testo: la violenza sulle donne

Renzo Rubino 6

 Teatrale, è il pezzo di più difficile lettura. Non c’è un gancio che entusiasma, non c’è la caduta di gusto che fa cambiare canale, non c’è nemmeno la noia dell’indifferen­za. C’è bisogno di riascoltar­e

Enzo Avitabile 5

 Ci sono i profumi del Mediterran­eo che arrivano dalla valigia di Enzo. Peppe non trova il suo posto. Il testo è uno spaccato di vita fra terra, Scampia e improbabil­i «trapunte di sogni»

Le Vibrazioni 6,5

 Una reunion senza il gusto della nostalgia. Attitudine rock con chitarra e ritmica che dialogano con dosi massicce di orchestra. Gli sbagli sono solo quelli che il protagonis­ta sente dentro

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