Renzi contro M5S: programma copiato
Alcuni brani ripresi anche da Wikipedia. La replica: usiamo i dossier, ma le proposte sono nostre
«Alessandro Di Battista insulta tutti. Solo lui è intelligente, gli altri non capiscono. Sarà per questo che il programma dei 5 Stelle lo hanno copiato da Wikipedia, come spiega il Post». Matteo Renzi attacca a testa bassa, dopo la pubblicazione di un articolo del Post, nel quale si racconta di numerosi «plagi» nel programma del Movimento 5 Stelle. Pezzo che dà il destro a Matteo Orfini per lanciare uno slogan: «Scegli idee originali, scegli il Pd». Pronta la risposta del 5 Stelle Danilo Toninelli: «Ma se il Pd ci ha copiato la legge sui vitalizi e non è riuscito neanche ad approvarla? E Berlusconi che ci ha copiato il reddito di cittadinanza? Chi copia chi?».
L’analisi testuale del programma M5S mostra una coincidenza, in diversi punti, di intere frasi copiate da documenti di diversa natura. Tra gli esempi fatti dal Post, due pagine copiate da un dossier di Legambiente, un paragrafo ripreso, eliminando il virgolettato, da un articolo di Repubblica, e poi altri plagi da un’interrogazione parlamentare del senatore pd Giorgio Roilo, da uno studio Iefe della Bocconi, da articoli di giornale e da Wikipedia. Il tutto senza mai citare la fonte.
I 5 Stelle reagiscono con una nota, minimizzando tutto e usando toni sarcastici: «Evidentemente l’analfabetismo funzionale e logico colpisce proprio tutti. Si capisce bene che le parti che secondo loro sono copiate, e che sono chiaramente riportate, sono le parti analitiche. Traduciamo: di analisi dei dati e di studi di enti terzi. Certo che le abbiamo prese dai dossier e dagli studi scientifici, anche di esperti con i quali in questi 5 anni abbiamo sempre collaborato. Ci mancherebbe altro. Il Movimento studia, approfondisce e attinge da fonti scientifiche terze che riporta nelle versioni complete del programma». Non sono state copiate, aggiungono, «le linee guida di intervento politico, perché sono frutto di elaborazione originale e di studi durati mesi».
Sostenere che il programma del Movimento Cinque Stelle sia stato copiato è eccessivo. Ma è vero che diverse parti sono state prese integralmente da altri testi che, a differenza da quel che dice la nota M5S, non sono sempre «fonti scientifiche». E se è vero che spesso i plagi riguardano sezioni analitiche (dall’interrogazione del senatore pd vengono presi i dati sui dipendenti dell’eni), è anche vero che non sono state citate le fonti. Circostanza che assume maggiore rilievo se si scopre come è stato organizzato il lavoro. Perché è vero che c’è stata un’elaborazione condivisa su Rousseau. Ma è stata molto parziale (soltanto su pochi temi) e spesso non decisiva. Perché le domande sottoposte alla Rete spesso contenevano già la risposta. E perché alla fine il vero programma completo non c’è: alcune sezioni risultano ancora «parziali» e non è stato votato da nessuno.