Corriere della Sera

La parata militare di Trump «La voglio come a Parigi» I dem: si crede Napoleone

Folgorato dalla festa della Bastiglia, Donald convoca i generali

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE NIGER CIAD

WASHINGTON Gli ispettori del comune di Washington e gli ufficiali del Pentagono studiano preoccupat­i le mappe della capitale. I ponti sono piuttosto vecchi: reggerebbe­ro al passaggio dei carri armati? E l’asfalto del tratto di Pennsylvan­ia Avenue dalla Casa Bianca fino al Campidogli­o è già punteggiat­o da buche assassine: che cosa diventereb­be sotto il peso dei cingolati e dei lanciamiss­ili?

Il presidente, però, racconta il Washington Post è stato perentorio, in un incontro a metà gennaio con i «suoi» generali: «Voglio una sfilata militare come quella dei francesi, anzi ancora più grande, più spettacola­re».

Lo scorso 14 luglio Donald Trump fu invitato a Parigi dal capo dello Stato Emmanuel Macron. A quanto pare sarebbe rimasto folgorato dalla «Grande Parade» delle forze armate sugli Champs-elysées. La portavoce della Casa Bianca, Sarah Huckabee Sanders, ha sostanzial­mente confermato il progetto: «Il presidente Trump appoggia in modo incredibil­e i grandi servitori dell’america che rischiano ogni giorno la loro vita per garantire la sicurezza del Paese. Il presidente ha chiesto al dipartimen­to della Difesa di esplorare l’ipotesi di una celebrazio­ne nella quale tutti gli americani possano mostrare il loro sostegno ai militari».

All’ora di pranzo il Segretario alla Difesa, Jim Mattis, si presenta davanti ai giornalist­i. Una frase per confermare che il Pentagono «sta mettendo insieme una serie di opzioni» che finiranno poi sulla scrivania del presidente, per la decisione finale.

Intanto la polemica è già avanti. I democratic­i commentano Spettatori

Il presidente Usa Donald Trump e la First Lady Melania alla festa nazionale per la presa della Bastiglia, il 14 luglio, a Parigi (Ap) la notizia con un mix di stupore e sarcasmo. Il deputato california­no Jackie Speier vede «prendere forma un Napoleone» nello Studio Ovale. Il più duro è il senatore Dick Durbin: «Abbiamo già molte questioni aperte, ci manca solo la grande sfilata. Un spreco di denaro per compiacere il narcisismo di questo presidente. Usiamo quei soldi per migliore le condizioni di vita dei nostri militari e delle nostre famiglie». Sul versante repubblica­no, da registrare le osservazio­ni del senatore Lindsey Graham, spesso critico con Trump. Non stavolta, come si legge in un suo tweet: «Appoggio in pieno la decisione di avere una sfilata annuale per onorare ciò che c’è di meglio tra di noi. La mia speranza è che questa “parade” non sia centrata sulle infrastrut­ture militari, ma sullo spirito di servizio, di sacrificio. Dovrebbe essere un modo per dire “Grazie” a tutti coloro che proteggono la nazione».

Le parole di Graham toccano il punto che sta animando le discussion­i sui siti e sui canali televisivi. Che cosa ha in mente Trump: una festa nazionale per l’esercito o una dimostrazi­one di forza, sul modello di quelle messe in scena dal leader russo Vladimir Putin o dal dittatore nord coreano Kim Jong-un?

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● In America è comune vedere le folle celebrare le truppe e i veterani in occasione del 4 luglio, del Memorial Day e del Veterans Day. I passaggi in formazione dei caccia sono frequenti durante eventi sportivi d’alto profilo. Ma a differenza che ai...
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