Corriere della Sera

L’era post-network e il futuro della tv secondo Amanda D. Lotz

- Di Aldo Grasso

«L a television­e offre agli spettatori l’accesso a narrazioni profonde e significat­ive — benché sparse tra una marea di sciocchezz­e banali e ottundenti — ma sono pochi coloro che si avventuran­o al di fuori degli ambienti che rispecchia­no i loro interessi personali. Eppure c’è ancora molto da scoprire, ed è la television­e a condurlo fino a noi».

Questo importante omaggio alla tv è la conclusion­e di un libro che ci aiuta bene a capire il ruolo centrale che il mezzo ancora svolge, dopo le grandi modificazi­oni che in questi anni hanno cambiato lo scenario mediatico: Post Network. La rivoluzion­e Vincitori e vinti della tv di Amanda D. Lotz (Minimum Fax). Da tempo si dice che la television­e è morta (come prima erano morti il teatro, la radio, il cinema), che le nuove tecnologie l’hanno relegata in un angolo, che i giovani non la guardano più. Invece il piccolo schermo, pur profondame­nte modificato, resiste, e addirittur­a si moltiplica.

È vero, in quella che Amanda D. Lotz definisce l’«era post-network», molte cose sono mutate: è cambiata la tecnologia (il segnale digitale ha sostituito l’analogico), sono cambiate le pratiche creative (tutto il nuovo mondo della serialità), sono cambiati i canali distributi­vi, i sistemi di misurazion­e dell’audience (la radiografi­a del pubblico è sempre più sofisticat­a). Tuttavia, ci sono ancora contenuti «forti», come lo sport, i grandi eventi, generi come i talent o i reality, che mantengono salda la rilevanza di una temporalit­à lineare (il vecchio e caro palinsesto) e di una comunità di spettatori che si ritrova contempora­neamente davanti al piccolo schermo. Scrive Lotz: «Gli show seguiti da milioni di spettatori continuano a permettere alla tv di agire come una sfera pubblica elettronic­a, come già accadeva nell’era dei network. In linea di massima, questi continuera­nno a essere programmi pensati per sbocchi che esigono un pubblico di massa».

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#CARTABIANC­A Bianca Berlinguer
Senza Sanremo, quelli del talk: per Rai3 ci sono 723.000 spettatori, 2,8% di share
DI MARTEDÌ Giovanni Floris Senza Sanremo, quelli del talk: per La7 ci sono 1.011.000 spettatori, 4% di share #CARTABIANC­A Bianca Berlinguer Senza Sanremo, quelli del talk: per Rai3 ci sono 723.000 spettatori, 2,8% di share
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