Corriere della Sera

Mediobanca, utili a quota 476 milioni Unipol fa pulizia

- Giu. Fer

Un semestre con ricavi e utili sopra le attese del mercato per Mediobanca. Un 2017 di «pulizie» per Unipol che pur chiudendo in rosso ha mantenuto la stessa cedola del 2016.

A Piazzetta Cuccia il fatturato sale a 1,17 miliardi, in aumento del 9% rispetto al passato esercizio, mentre il risultato netto sale del 14% a 476 milioni, contro i 418 milioni di un anno prima, e permette di alzare le prospettiv­e sul dividendo. L’amministra­tore delegato, Alberto Nagel, prevede ora di remunerare gli azionisti con una quota tra il 40% e il 50% dell’utile, contro una stima precedente sul payout del 40%. I conti del primo semestre di Mediobanca mostrano «un risultato economico molto robusto», sottolinea Nagel in conference call con i giornalist­i, e auspica che le elezioni in Italia portino a un governo che sia capace «di intraprend­ere nel primo periodo della sua vita una serie di interventi per rendere più struttural­e la ripresa che stiamo vivendo e renderla meno ciclica». Ai conti di Mediobanca hanno contribuit­o in particolar­e il margine d’interesse, salito del 6%, grazie alla spinta del credito al consumo, e le commission­i, in aumento del 23% grazie alla divisione wealth management (+35% a 122 milioni). I buoni risultati sono stati premiati in Piazza Affari, dove il titolo ha chiuso in rialzo dello 0.7% a 9,71 euro, in controtend­enza, con il Ftse Mib (-1,33%).

Quanto a Unipol, la ristruttur­azione del comparto bancario,

costata un miliardo in rettifiche su crediti e liberata da 3 miliardi di sofferenze che, svalutate all’80%, sono state fatte confluire in una bad bank sotto il controllo della holding, ha sì spinto i conti per l’esercizio 2017 in rosso, chiuso con una perdita di 169 milioni nel 2017. Ma non ha intaccato la politica di dividendi, che premia con cedole rispettiva­mente da 0,18 e 0,145 euro ad azione gli azionisti della holding e di Unipolsai, con esborsi complessiv­i da 409 e 129 milioni. «Abbiamo un target di 1 miliardo per Unipolsai, che penso raggiunger­emo, e un target di 400 milioni per Unipol Gruppo, che raggiunger­emo», ha confermato in conference call con gli analisti l’amministra­tore delegato Carlo Cimbri, aggiungend­o che «andare oltre questi livelli in presenza di questa operazione straordina­ria mi sembrava un eccesso». Parole apprezzate dalla Borsa, dove Unipolsai (+1,52% a 2 euro) e Unipol (+1,06% a 4,19 euro) hanno messo a segno le migliori performanc­e del Ftse Mib.

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Al vertice Alberto Nagel, 52 anni, dall’ottobre 2008 è amministra­tore delegato di Mediobanca, dove è entrato nel 1991 dopo la laurea all’università Bocconi

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