L’italia a Dublino un’altra sconfitta pareggerebbe la peggior serie nera
«I favoriti sono loro» chiarisce Sergio Parisse, il capitano che oggi guiderà gli azzurri contro l’irlanda a Dublino (ore 15.15, diretta Dmax). Non è una novità: nel Sei Nazioni i nostri avversari partono sempre favoriti, anche se gli irlandesi lo sono anche più degli altri perché il loro rugby ci è particolarmente indigesto e perché nelle ultime due sfide ci hanno rifilato 121 punti. Esistono due strade per disinnescare i verdi: essere più veloci e precisi di loro nelle esecuzioni, oppure abbatterli ogni volta che provano a muoversi. La Francia, sabato scorso, ha tentato la seconda (la prima possono permettersela solo gli All Blacks): ha piazzato 253 placcaggi ed è andata vicinissima al colpaccio. L’italia che il c.t. Conor O’shea (foto) sta svezzando non ha ancora la consistenza né i muscoli per imitare i galli, senza contare che affronta i numeri 3 del mondo appena sei giorni dopo aver affrontato i numeri 2. Insomma, tanto per cambiare ci sarà da stringere i denti e soffrire sapendo che una sconfitta, oggi, sarebbe la 14ª di fila e pareggerebbe la peggior serie dell’italia nel Torneo. Possibilità di scamparla praticamente non esistono, c’è invece la possibilità di giocare un buon rugby e dare un seguito alle cose buone fatte vedere con l’inghilterra che oggi, subito dopo gli azzurri, affronta alle 17.45 il Galles. Ma questa è un’altra storia.