Bernardeschi apre, Higuain chiude ma la Var fa infuriare la Fiorentina
Prima concesso poi negato ai viola un rigore sullo 0-0, Juve in testa per una notte
Lo fischiano e lo insultano FIRENZE ogni volta che tocca il pallone, ma Federico Bernardeschi non si scompone e al momento giusto, dopo un’ora di patimenti bianconeri, tira fuori la pennellata da 3 punti. Il 33 bianconero conquista e trasforma (con la complicità di Sportiello) la punizione che permette alla Juventus di scavalcare il Napoli e mettere sotto pressione la squadra di Sarri, attesa stasera dalla Lazio. Il suo è un venerdì d’oro: mette in ombra Chiesa sotto gli occhi del c.t. Di Biagio, segna la quarta rete in 6 partite da titolare, si prende la rivincita con i suoi vecchi tifosi. Higuain, sempre a segno nelle ultime quattro uscite a Firenze, chiude il conto al tramonto di una partita che la Juve subisce dall’inizio alla fine ma vince con la forza della grande
d Pioli Il rigore c’era tutto, quel fuorigioco non lo puoi fischiare
d Allegri Abbiamo sofferto, siamo stati bravi a gestire la partita
squadra, la qualità dei suoi campioni, anche un po’ di quella fortuna che aiuta sempre i più forti. Alla Fiorentina, coraggiosa e generosa, anche ben disposta in campo, restano molti rimpianti: un palo interno di Gil Dias nel primo tempo a portiere battuto, una straordinaria uscita di Buffon su Thereau, soprattutto un rigore prima assegnato e poi misteriosamente cancellato da Guida.
Ma il calcio va così. Pioli resta a digiuno di vittorie sia contro la Juve sia contro Allegri. Max, invece, festeggia alla grande le 200 panchine bianconere: dà fiducia a Bernardeschi che lo ripaga e si gode l’8ª vittoria di fila che lo porta in testa alla classifica.
Il primo tempo è molto tattico e nervoso e ruota intorno al rigore prima assegnato e poi negato alla Fiorentina. Sono 4 minuti surreali con Veretout sul dischetto e i bianconeri che protestano. Il mani di Chiellini, che genera il provvedimento, è inequivocabile. L’arbitro, senza neppure prendersi la briga di andare al monitor, si fida del suggerimento di Fabbri davanti alla tv e dopo estenuante meditazione fischia un fuorigioco di Benassi (che fa il cross) quando appare chiaro che il passaggio all’ex granata viene fatto da Alex Sandro. Il Franchi si infiamma, la Fiorentina trova coraggio, la Juve invece aspetta sorniona il momento buono per colpire.
La partita è condotta dalla Fiorentina dall’inizio alla fine. Pioli azzecca le mosse spedendo l’arcigno Milenkovic su Mandzukic in un duello molto fisico, Benassi ha il compito di togliere il respiro a Pjanic e Gil Dias, esterno alto nel 4-3-3 viola, spesso accorcia per frenare la spinta velleitaria di Marchisio. La Fiorentina, corta e attenta, è anche sfortunata: Gil Dias sfrutta alla perfezione il contropiede di Chiesa, ma il suo diagonale si stampa sul palo interno. La Juve è lenta e involuta. L’assenza di Matuidi, per assurdo, si fa sentire più di quella di Dybala. Neppure il gol di Bernardeschi cambia il tema della partita. Però dà convinzione alla neo capolista. E il muro regge alla grande. Una vittoria sofferta, che peserà tantissimo nella corsa scudetto.