Corriere della Sera

Berlusconi: proporrò un ministero a Cottarelli

- Giuseppe Alberto Falci

ROMA «Ciao Matteo, hai espresso con grande chiarezza posizioni che sono comuni». E l’altro: «Presidente, è molto più quello che ci unisce che quello ci divide. Poi ho visto che il Milan ha vinto 4 a zero in trasferta..». Per dieci minuti Silvio Berlusconi e Matteo Salvini si ritrovano assieme ospiti di Lucia Annunziata a In mezz’ora in più e mettono in scena un siparietto, non previsto, che ha come obiettivo quello di veicolare un messaggio di unità del centrodest­ra. L’ex premier elogia il leader del Carroccio. Quest’ultimo, da par suo, scherza sulla passione comune, il Milan, e aggiunge che «ora c’è da sistemare l’italia».

E le divisioni dei giorni scorsi? Acqua passata. Il leader azzurro la mette così: «Noi abbiamo firmato un programma pensato, discusso e approfondi­to, poi siamo una coalizione e se avessimo le stesse idee saremmo un unico partito. Sui punti su cui non siamo d’accordo troveremo una sintesi». Dopodiché per circa un’ora l’ex premier spazia a tutto campo dal «colpo di Stato del 2011» al «programma» che «ci consentirà di tornare al governo»: «Spero — afferma — di poter contribuir­e a far arrivare Forza Italia al 25% e la coalizione al 45%, cosicché un governo di centrodest­ra sia sicuro». Poi «per la prima volta» esclude «con sollievo» un governo targato Cinque Stelle: «Non c’è più questo pericolo». E il Pd di Matteo Renzi? «Inizialmen­te hanno guardato tutti a Renzi con speranza. Ha annunciato che avrebbe voluto tagliare i legami col comunismo, cosa che gli è riuscita e dobbiamo dargliene merito: oggi il Pd non è assolutame­nte tacciabile di comunismo».

Guai però a parlare di governo di scopo se non ci fosse una maggioranz­a. Anche su questo punto c’è convergenz­a con il leader del Carroccio: «Ho solo detto — spiega Berlusconi — una cosa semplice: la Costituzio­ne prevede che resti un governo fino alle elezioni. Non ho mai parlato di governo di scopo ma di attuare la Costituzio­ne». Tuttavia Berlusconi lavora già alla squadra di governo («12 ministri su 20 che non hanno mai fatto politica») e avrebbe pensato di offrire «il dicastero per la spending review a Carlo Cottarelli», attualment­e direttore dell’osservator­io sui conti pubblici dell’università sacro cuore di Milano. Intanto Adriano Galliani, durante il faccia a faccia con Giovanni Minoli su La7, non chiude le porte a una sua possibile designazio­ne: «Io ministro dello Sport in un governo di centrodest­ra? Mi piacerebbe occuparmi di sport, essere ministro è una grande cosa ma non è la mia ambizione assoluta».

Presidente, è molto più quello che ci unisce di quello che ci divide. Poi ho visto che il Milan ha vinto, ora c’è da sistemare l’italia Matteo Salvini

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(Ansa) In tv Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, 81 anni, ieri ospite a In mezz’ora in più sulla Rai

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