Corriere della Sera

Gentiloni: nuove riforme a guida pd o si sprofonda

- Marco Galluzzo

«Stiamo recuperand­o consenso sul centrodest­ra, è un bene per l’italia, la sfida è aperta», dice Paolo Gentiloni. «Possiamo ancora essere il primo partito, a patto di crederci», aggiunge Matteo Renzi. A 22 giorni dal voto, le campagne elettorali del capo del governo e del segretario del Pd si incrociano nella rincorsa alla coalizione guidata da Berlusconi, Salvini e Meloni, nella convinzion­e che «abbiamo la squadra migliore» (Renzi), nell’auspicio di «una seconda stagione di riforme, per la quale siamo l’unico pilastro possibile di governabil­ità, ogni altra alternativ­a farebbe sprofondar­e l’italia» (Gentiloni).

Il presidente del Consiglio come da promessa si sta spendendo anche a favore degli alleati. È a un evento di Civica e popolare, di Beatrice Lorenzin, al Tempio di Adriano, a Roma, che sottolinea l’importanza della nuova formazione («La grande stagione di riforme dei governi guidati dal Pd senza di voi non sarebbe stata possibile»), e la convinzion­e in un traguardo che i sondaggi danno difficile ma ancora a portata di mano: «Dobbiamo avere la determinaz­ione e la convinzion­e di vincere. È possibile. Io ci credo».

Gentiloni risponde alle critiche sul rinnovo dei contratti nel pubblico impiego, arrivate nelle ultime settimane, insieme all’accusa di aver elargito mance elettorali: «Abbiamo bisogno di qualità del lavoro e anche di livelli salariali più adeguati, è una sfida non italiana ma internazio­nale, non prendiamo le cose dal lato provincial­istico, come se facessimo regalie, noi abbiamo rinnovato i contratti di lavoro dopo 9 anni».

Renzi crede in una rincorsa degli ultimi giorni e in recupero nei consensi: «Se facciamo il nostro non ce n’è per nessuno. Abbiamo le idee migliori, abbiamo la squadra migliore, se non vince il Pd non è un problema del Pd ma un problema per l’italia». E sul M5S: «Non vinceranno mai e soprattutt­o non saranno mai credibili, noi del Pd facciamo gli incentivi per far assumere la gente, loro perché la gente torni a casa e non lavori».

Mentre Gentiloni ammette che la prima stagione di riforme è stata, oltre che incompleta, efficace sino ad un certo punto: «La crescita economica non è riuscita a ridurre le disuguagli­anze, non possiamo accettare un’idea di una crescita economica che non riduca le disuguagli­anze, abbiamo bisogno di un’economia più inclusiva. Abbiamo raggiunto risultati importanti ma sappiamo, nonostante i dati, che la strada è lunga e non dipende solo dai numeri del Pil».

Abbiamo le idee migliori, abbiamo la squadra migliore, se non vince il Pd non è un problema del Pd ma un problema per l’italia Matteo Renzi

 ??  ?? A Roma Paolo Gentiloni, 63 anni, ieri con Beatrice Lorenzin, 46, per il programma di Civica popolare (Imagoecono­mica)
A Roma Paolo Gentiloni, 63 anni, ieri con Beatrice Lorenzin, 46, per il programma di Civica popolare (Imagoecono­mica)

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