Corriere della Sera

Abusi e festini Oxfam, denunce allargate ad altre ong

- Paolo Valentino

Non solo festini con prostitute a Haiti, e non solo Oxfam. La stampa britannica allarga la lente sugli abusi attribuiti a volontari e coordinato­ri di organizzaz­ioni non governativ­e. The Times, che per primo ha scoperchia­to la vicenda, riferisce che nel 2017 la stessa Oxfam sarebbe stata coinvolta in 87 episodi di «comportame­nto improprio» da parte del personale in missione all’estero (53 denunciati alla polizia, 20 addetti silurati), Save the Children in 31 casi (10 denunciati) e Christian Aid in due. Anche la Croce Rossa britannica ammette 5 episodi di sospette molestie in patria. L’observer svela che rapporti di rappresent­anti Oxfam con giovani prostitute erano stati denunciati nel 2006 in Ciad, dove il capo missione era Roland van Hauwermeir­en, poi dimessosi nel 2011 per i festini di Haiti. Oxfam (5 mila dipendenti e 23 mila volontari) riconosce come «vergognosi» i comportame­nti di «una piccola parte». Il ministro per lo Sviluppo Penny Mordaunt alla Bbc ha criticato con durezza la mancanza di «leadership morale» dimostrata da Oxfam: «Tutte le organizzaz­ioni devono essere vigili se non vogliono rischiare di perdere fondi pubblici». Angela Merkel».

Nell’intervista la cancellier­a è sembrata però concedere qualcosa alle lamentele emerse, dopo le prime indicazion­i ufficiose sui nomi dei probabili ministri della Cdu. Fra le altre, quella del capo dei giovani della Cdu, Paul Zemiak, che ha chiesto a Merkel «un chiaro segnale di rinnovamen­to», con «facce fresche» nel partito e nel governo. Il 26 febbraio un congresso straordina­rio della Cdu darà il suo via libera all’accordo. In quell’occasione, ha spiegato Merkel, verranno resi i nomi dei sei ministri cristiano-democratic­i: «Sarà una mescolanza di giovani e persone di esperienza, una squadra completame­nte nuova». Ma su tutto, pende ancora la spada di Damocle del referendum interno alla Spd, senza il cui segnale verde non ci sarà alcun governo a Berlino. Merkel ha reso l’onore delle armi a Martin Schulz, il leader socialdemo­cratico che ha dovuto rinunciare sia alla guida del partito che al ministero degli Esteri: «Ha negoziato in modo onesto, capisco che per lui questi sono tempi pazzeschi».

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Ministro Penny Mordaunt, 44 anni

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