Susy scomparsa da tre settimane La polizia chiede aiuto a Facebook
Arezzo, gli inquirenti vogliono entrare nel profilo. «Ma servono 5 giorni lavorativi»
AREZZO Susy aveva due vite: una reale e una virtuale. La prima si consumava con il marito Celestino e due figli di 19 e 17 anni in un appartamento di Subbiano, paesino di seimila anime sulla riva sinistra dell’arno, in provincia di Arezzo. La seconda si districava tra chat e forum nell’universo dei social sui quali adesso indagano due Procure che chiedono ai più grandi social network le ultime tracce online della donna.
Entrambe queste esistenze sono state inghiottite da una sorta di buco nero. Da una ventina di giorni Susy Paci, 49 anni, è infatti scomparsa nel nulla. È accaduto dopo un viaggio (virtuale) durante il quale ha conosciuto su Facebook un uomo di 45 anni, napoletano. E un altro (reale) in treno da Arezzo a Napoli al termine del quale l’uomo contattato sui social lo ha incontrato per davvero. Era il 23 gennaio.
Il giorno prima della sparizione Susy Paci aveva telefonato a uno dei figli. Gli aveva detto che doveva andare a Napoli e che sarebbe tornata presto. Con sé aveva una discreta somma di denaro, forse migliaia di euro che aveva messo da parte dopo aver lavorato come badante.
L’uomo che ha incontrato a Napoli lavora per una compagnia di navigazione. Due giorni fa si era diffusa la notizia che fosse stato iscritto nel registro degli indagati, ma ieri i magistrati di Napoli — il procuratore Giovanni Mellilo e il procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio — lo hanno smentito categoricamente.
Secondo alcune indiscrezioni di agenzia l’uomo sarebbe stato solo ascoltato come persona informata sui fatti e avrebbe consegnato spontaneamente il telefonino per eventuali controlli. Confermata invece dalla Procura di Napoli l’apertura di un fascicolo contro ignoti per sequestro di persona, come del resto ha fatto anche la Procura di Arezzo.
Ma al centro delle indagini, che si muovono tra la città toscana e il capoluogo campano, ci sono soprattutto i profili della donna su Internet. La Procura di Arezzo ha chiesto ad alcuni dei più importanti social network — tra i quali Facebook, Instagram e Twitter — di potere acquisire i tabulati sull’attività online della donna.
I dati richiesti dai magistrati per ricostruire la vita sui social e capire magari le ragioni della sua scomparsa, però possono essere forniti solo fra cinque giorni. «Purtroppo il lavoro amministrativo di queste importanti società si ferma il venerdì sera — spiega il procuratore della Repubblica di Arezzo, Roberto Rossi — e dunque con il sabato e la domenica i tempi si sono allungati. Però sono stati molto collaborativi».
Intanto i familiari della donna scomparsa hanno lanciato un appello. «Voglio che torni al più presto, la disperazione è tanta. Ma dietro questa storia temo ci sia una bomba, qualcosa di grave che non capisco», ha detto il marito Celestino. Anche le amiche della donna sono molto perplesse e preoccupate: «Susy non avrebbe mai abbandonato i suoi figli. È accaduto qualcosa di grave».
● E proprio sui social era entrata in contatto con un uomo (non indagato) che ha incontrato a Napoli
Il marito
«Dietro questa storia temo ci sia una bomba, qualcosa di grave che però non capisco»