Madre e figlia uccise e vegliate per settimane Arrestato lo zio
Erano tre settimane che i vicini di casa sentivano quella «puzza nauseabonda». E chi poteva immaginarlo che Paolo Villa, 75 anni, quello che in paese aiutava tutti. nascondesse quel segreto. La sorella Amalia, 85 anni, e la nipote Marinella Ronco, di 52, morte da giorni e i loro corpi quasi decomposti tanto da non permettere di individuare l’arma usata per ucciderle. Ma ad ammazzarle è stato lui, l’ex operaio della Alcan e presidente dell’auser, associazione che aiuta anziani e malati. «Paolino» Villa è in stato di fermo per duplice omicidio disposto dal pm Emma Gambardella. Non è ancora chiaro come e perché abbia ucciso sorella e nipote («Due donne molto riservate, Marinella non usciva praticamente di casa»). Il 75enne ha vissuto nell’appartamento di via al Santuario a Ornago con i corpi delle donne chiusi in camera da letto. I carabinieri hanno sequestrato coltelli e alcune gonne usate per ripulire il sangue. Lui ancora non parla. E oggi potrebbe essere interrogato per la convalida del fermo. Negli ultimi tempi Villa (diabetico e di oltre cento chili) aveva iniziato a bere. Soprattutto dopo che gli era stata ritirata la patente, dopo un incidente in auto. Anche quel giorno era ubriaco. Da quel momento il tracollo. E forse proprio questo è il motivo della lite e del duplice delitto.