CONDOGLIANZE SOCIAL: NON SAREBBE MEGLIO UN MESSAGGIO PRIVATO?
Fa ancora più effetto, perché sullo schermo le avevamo conosciute solidali, spiritose, alleate, divertenti, c’erano sempre l’una per l’altra, dopo un tumore, dopo la fine di una relazione, dopo le nozze annullate (quella volta era stata proprio Samantha a spronare Carrie a reagire e a imboccarla, quando non voleva nemmeno più mangiare). Ma era fiction. La verità vera l’abbiamo misurata davanti a un lutto. Kim Cattrall (Samantha Jones) ha appena perso il fratello Christopher, ne ha dato l’annuncio su Instagram e ha ringraziato «i fan, gli amici, e i colleghi di Sex and The City per l’affetto dimostrato alla sua famiglia nelle ultime 72 ore». Anche Sarah Jessica Parker (Carrie) si è unita al fiume di condoglianze social, ma il suo pensiero ha prodotto una reazione durissima di Kim che ha replicato di non aver bisogno del suo amore o del suo supporto in un momento così tragico. Per togliere ogni dubbio, ha chiarito di non considerarla una sua amica e le ha chiesto di smettere di «sfruttare» la sua tragedia familiare per rinfrescare la sua «immagine di bella persona». Una resa dei conti definitiva, che chiude velleità affettive e anche commerciali, visto che il terzo film sulla storia delle quattro amiche di Manhattan a questo punto (ma si era capito da prima) non si farà mai. Resta però una considerazione sull’uso dei social. Ormai ci siamo abituati a condividere baci, abbracci, dichiarazioni d’amore, nascite, recite scolastiche e, purtroppo, anche lutti. Il che ci espone ai commenti, affettuosi o meno, di perfetti sconosciuti, e di quelli che dovrebbero essere nostri amici. Il punto, allora, è questo: se una persona a cui vogliamo bene perde un fratello, un genitore, un partner, non è meglio farle sapere con un messaggio privato o una telefonata che ci dispiace e le siamo vicini? Un vero abbraccio varrebbe ancora di più: in quel caso non servono nemmeno parole.
@elvira_serra