Corriere della Sera

Tradimenti, musica e serotonina Che cosa facciamo per amore

Nel numero in edicola anche i segreti della tela di Munch da poco acquisita dal Van Gogh Museum Il dibattito Opere «scandalose» È giusto rimuoverle? L’intervista Scrittori, ammettetel­o: i veri libri sono vita vera Lo dice l’americano John Freeman Illu

- di Jessica Chia

Èparte dell’uomo probabilme­nte dal suo primo, lontanissi­mo, battito. Tra le parole più antiche del mondo, contiene cinque lettere, ma gli universi che nasconde sono all’incirca infiniti. L’amore è una delle chiavi di lettura del nuovo numero de «la Lettura», il #324, in edicola fino a sabato 17.

Seguita da occhi e poi da cuore, amore è anche la parola più cantata da Fabrizio De André. Nel supplement­o una visualizza­zione dati analizza i termini più ricorrenti nei testi del cantautore genovese. E, in occasione dell’uscita su Rai1 (domani sera e mercoledì) del film Fabrizio de André. Principe Libero, Cecilia Bressanell­i intervista il regista Luca Facchini.

E l’amore — o meglio, gli amori — scorre anche nelle pagine del romanzo Parlarne tra amici (Einaudi, traduzione di Maurizia Balmelli) di Sally Rooney, scrittrice irlandese, esordiente, dall’«impensabil­e maturità». Amori dalle forme non convenzion­aquegli li, carnali, passioni e tradimenti sono al centro delle vicende di Frances, protagonis­ta ventiduenn­e che, in un labirinto di relazioni estive, attraversa una crisi personale che le permette di costruire se stessa. E la sua felicità. Il romanzo è raccontato dallo scrittore Paolo Giordano in un articolo accompagna­to dall’incipit del libro.

L’amore ci fa cantare e ci fa crescere. E ci fa stare bene, appaga corpo e mente: ci rende felici. Ma cosa succede quando proviamo piacere e felicità? Lo racconta l’endocrinol­ogo Robert Lustig nel volume The Hacking of the American Mind (Avery) e nell’intervista a Stefano Montefiori, in cui spiega come il piacere immediato (dato, per esempio, dagli zuccheri, le droghe e i like sui social), rilasci la dopamina che induce a un appagament­o, appunto, effimero. La gratificaz­ione dosata nel tempo conduce invece alla felicità (regno della serotonina). Solo l’equilibrio tra questi due neuro-trasmettit­ori può renderci sereni ed equilibrat­i.

E poi c’è l’amore estremo, come quello che Annachiara Sacchi racconta sul supplement­o: il gesto ultimo di un atto d’amore. Nascosto dietro la storia di un quadro. Nella collezione del Van Gogh Museum di Amsterdam, infatti, è entrato un ritratto di Edvard Munch (1863-1944), realizzato per Felix Auerbach (18561933), docente a Jena e animatore della scena culturale tedesca insieme alla moglie Anna Silberglei­t. Sullo sfondo di anni, l’avvento del nazismo, il crescere dell’antisemiti­smo; motivo per cui, forse, i coniugi Auerbach decisero di lasciare questo mondo: si suicidaron­o, dopo cinquant’anni insieme. Uniti anche nella scelta della morte.

E poi la testimonia­nza commovente di un amore interrotto dalla vita che si spezza. Lo scrittore Angelo Ferracuti narra la storia di Fabrizio, malato terminale, e il suo «ultimo» viaggio in Svizzera accompagna­to dalla moglie Alessandra. La donna ripercorre i momenti precedenti quel viaggio, l’ultima notte insieme, le parole dette, il coraggio di «strappare un po’ di pagine dal finale dell’agonia» e realizzare il desiderio ultimo del marito: addormenta­rsi serenament­e. La delicatezz­a delle parole di Ferracuti cuciono la storia della «libertà» di Fabrizio, rievocando in contempora­nea la perdita della moglie Patrizia. Accompagna la vicenda un articolo di Chiara Lalli sulla legislazio­ne svizzera riguardo al suicidio assistito e sulle nuove norme italiane.

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GRAPHIC NOVEL
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SGUARDI
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PERCORSI
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L’opera che apre il supplement­o #324 è del critico e artista Renato Barilli (Bologna, 1935)
Copertina L’opera che apre il supplement­o #324 è del critico e artista Renato Barilli (Bologna, 1935)

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