Corriere della Sera

Napoli-juve e uno scudetto da record tra infortuni, mercato e l’effetto Coppe

Allegri: «Vogliamo vincere tutto». Sarri: «Speriamo che l’europa League sia leggera...»

- Alessandro Bocci

Hanno vinto ancora e sono otto di seguito. Venti su ventiquatt­ro. Napoli e Juventus si sono lanciate a rotta di collo lungo i pendii del campionato e nessuno sembra riuscire a impensieri­rle, tanto meno a scalfirne la granitica certezza di arrivare al traguardo, cioè allo scudetto. È una specie di duello rusticano, un testa a testa come mai accaduto prima in Italia. Insieme hanno conquistat­o 125 punti su 144, l’86 per cento di quelli disponibil­i. Numeri da brividi.

L’ultimo incrocio sembrava destinato a cambiare gli equilibri e invece tutto è rimasto com’era. La Fiorentina ha giocato meglio, ma la Juve ha aspettato gelida l’occasione propizia e l’ha sfruttata. Il Napoli è andato sotto in casa con la Lazio, sovrastato dalla fisicità dei biancocele­sti, ma non ha perso la testa ed è venuto fuori alla distanza. Squadre solide nella testa prima che sulle gambe. Il Napoli si è avvicinato moltissimo alla Juve, che ha vinto gli ultimi 6 scudetti. Basti pensare che ha 10 punti in più della scorsa stagione e che nel campionato da tre punti nessuno alla ventiquatt­resima ne aveva più dei 63 degli azzurri. Anche la media è spaventosa: 2,62 punti a partita, peggio del City di Guardiola, ma meglio del Barcellona.

Ci aspettano tre mesi incredibil­i, cento giorni di passione. Lo scontro totale tra squadre che poggiano su filosofie diverse e mirano allo stesso risultato. Il Napoli ha bisogno di liberare il palleggio, ma non c’è più solo la grande bellezza del gioco. C’è anche la qualità nervosa, che permette di uscire da situazioni delicate come quella contro Inzaghino (sono 7 le rimonte). La Juve è la regina degli 1-0, le cosiddette vittorie sporche, ma il Napoli si è avvicinato anche da questo punto di vista: 5 contro 4 in questa stagione. Quelli dei partenopei tutti in trasferta, però. La Juve ha perso di più, due volte, contro Sampdoria e Lazio, il Napoli però è inciampato nello scontro diretto e antro drà a giocarsi lo scudetto a Torino, dove non vince dal 2009. L’ultima evoluzione dei bianconeri è mentale, cioè la capacità di rimanere freddi e lucidi nei momenti di sofferenza, confidando che prima o poi l’occasione capiterà. A Firenze è stato così. Tutti fanno i compliment­i a Sarri, tralascian­do i grandi meriti di Allegri, che ogni anno cambia sistema di gioco e sfrutta al massimo la qualità della sua rosa portentosa. Con il 4-3-3 ha ritrovato la solidità difensiva. Il muro è tornato (un gol al passivo nelle ultime 16 partite) e a lungo andare potrebbe fare la differenza come l’abitudine a vincere.

Di sicuro ci aspettano weekend fantastici e altri record. Ma da qui in avanti aumenteran­no le difficoltà per-

ché i punti peseranno di più e bisognerà valutare il peso delle Coppe. Da questo punto di vista le filosofie sono diverse. La Juve vuole tutto. Il Napoli ha scelto lo scudetto «e dal punto di vista mentale l’europa League dovrà pesare il meno possibile», l’ammissione di Sarri. Però è anche vero che gli azzurri hanno una rosa più corta e guardano al mercato degli svincolati (l’ultimo è l’ex milanista Paletta). La Juve ha due squadre e Allegri è un maestro del turnover. Sarri invece si affida sempre ai soliti noti. Gli infortuni peseranno su entrambe (l’ultimo in ordine cronologic­o è Barzagli). E occhio alle trappole. La Juve, dopo il primo dentro o fuori con il Tottenham in Champions, è attesa dal delicato derby con- l’ex napoletano Mazzarri. Il 3 marzo ci sono Napoli-roma e Lazio-juventus, l’11 dello stesso mese i sarriani dovranno far visita all’inter mentre i bianconeri se la vedranno con l’udinese. La sensazione è che sarà decisivo lo scontro diretto del 22 aprile. Sarà la partita delle partite. Un kolossal nell’unico campionato combattuto tra quelli europei di prima fascia. «Noi vogliamo vincere tutto», dice lo scanzonato Allegri. Sarri intende mettergli i bastoni tra le ruote: «Lo scudetto? Se mi chiedete di firmare un assegno da cinque milioni di euro non lo posso fare. Però non soffro di vertigini e prometto di dare anima e cuore per questa causa».

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Marek Hamsik contro Gonzalo Higuain: Napoli e Juve stanno dominando il campionato (Reuters)
Duello Marek Hamsik contro Gonzalo Higuain: Napoli e Juve stanno dominando il campionato (Reuters)
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