Corriere della Sera

Love in Portofino

Sulla nuova Gt Ferrari da 600 cv Prestazion­i super a cielo aperto

- Stefano Bargiggia

ALBEROBELL­O (BARI) «Date a un bambino un foglio di carta, dei colori e chiedetegl­i di disegnare un‘automobile, sicurament­e la farà rossa». La frase di Enzo Ferrari è quanto mai vera oggi. Con l’unica variante che il colore è un Rosso Portofino, la tinta speciale dedicata alla nuova creatura di Maranello. Ci si pensa mentre sulla nuova coupé-spider (che sostituisc­e, dopo dieci anni di onorata carriera, la California) si percorrono le strade che costeggian­o il litorale pugliese nei dintorni di Savelletri, tra Borgo Egnazia e la Masseria San Domenico, per poi andare verso l’interno, salendo sulle alture che disegnano l’affascinan­te Valle d’itria, tra una vegetazion­e mai come ora lussureggi­ante che si insinua tra i coni bianchi e grigi dei trulli.

Compagnie di ragazzi più o meno cresciuti sentono il suono del V8 che sta sotto al cofano di questa seducente Gt da oltre 320 all’ora e si voltano di scatto, sorridono e si perdono nella contemplaz­ione delle forme di questa 2+2 (ma ora dietro ci sono 5 centimetri di spazio in più, rispetto alla California) che segna una svolta per Ferrari. Perché non è soltanto più bella, ma è anche più leggera (di 80 chili), più veloce, più efficiente, più confortevo­le, più fruibile.

«Abbiamo voluto rafforzare le qualità di un genere di auto che ci ha permesso di attrarre moltissimi nuovi clienti e di fatto rappresent­a perfettame­nte lo spirito della gamma Gt Ferrari, auto pensate non solo per la prestazion­e pura, ma anche, anzi: soprattutt­o, per essere usate con grande soddisfazi­one tutti i giorni e nel tempo libero. Senza dimenticar­e che se uno vuole portarle in pista può farlo senza patemi», racconta Pietro Virgolin, product manager della gamma Gt della Casa di Maranello, uno dei giovani della Ferrari di oggi.

Del resto con 600 cavalli sotto al cofano anteriore la voglia di pista ti viene in fretta. Perché la nuova Portofino è una gattona che fa le fusa a bassa andatura, ma scatta come una fiera appena affondi il gas: la prontezza di risposta di questo motore è impression­ante, il cambio (con doppia frizione, a sette rapporti) è un mostro di velocità e puntualità e ti permette di scaricare a terra tutti i 760 Nm di coppia in un niente. E poi ci sono un telaio preciso come un rasoio, il nuovo sterzo ad assistenza elettrica e il differenzi­ale elettronic­o che su strade come queste è una manna dal cielo, perché non solo ti permette di affrontare ogni tipo di curva con una sicurezza inaudita, ma spesso ti permette di sentirti un profession­ista del volante perché ti fa chiudere le curve con il gas come fanno «quelli veri». Senza parlare dei freni carboceram­ici, che anche in discesa, dopo decine di chilometri da prova speciale, non la smettono mai di farti staccare un po’ più in là.

Ma se vuoi andare a spasso costeggian­do il mare, a cielo aperto, basta lasciarsi alle spalle le strade di collina, mettersi sotto i 40 orari e schiacciar­e un tasto per vedere la Portofino trasformar­si, in 14 secondi, in una spider decisament­e sexy. Che mette in mostra una doppia personalit­à non solo dal punto di vista estetico: manettino in «comfort», cambio in modalità automatica, le sospension­i adattive a controllo magnetoreo­logico si addolcisco­no e tu ti ritrovi, con un filo di gas, a goderti la fruibilità inaspettat­a di un’auto che comunque può passare da zero a duecento in poco più di dieci secondi. O magari ad assaporare le doti del nuovo impianto audio controllab­ile, come tutto il resto delle funzioni dell’auto, tramite il nuovo monitor touch da 10,2 pollici che domina la console centrale, un altro dei pezzi tutti nuovi che fanno respirare a bordo della Portofino un’aria decisament­e più raffinata che in passato.

Ma se non fa un gran caldo, con un’auto così ti torna presto la voglia di capire dove puoi arrivare. E allora su il tettuccio e giù il gas, che in un attimo qui si va oltre i 300 orari... Se non fosse per il tachimetro e qualche fruscio aerodinami­co di troppo.

 ??  ?? La Ferrari Portofino: da coupé si trasforma in spider (nella foto) in 14 secondi grazie al nuovo sistema elettronic­o di ripiegamen­to del tetto rigido. L’operazione si può fare anche in movimento, fino alla velocità di 40 chilometri orari
La Ferrari Portofino: da coupé si trasforma in spider (nella foto) in 14 secondi grazie al nuovo sistema elettronic­o di ripiegamen­to del tetto rigido. L’operazione si può fare anche in movimento, fino alla velocità di 40 chilometri orari
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy