Corriere della Sera

Audi A7 Sportback: futuro semplice

Sistemi di assistenza, sensori, radar, telecamere... Ma, sorpresa: c’è anche il piacere della guida

- Maurizio Spinali

CITTÀ DEL CAPO (SUDAFRICA) Ti giri per guardarla passare. E un po’ per capire meglio cosa sia. È questo l’effetto che fa la Audi A7 Sportback di seconda generazion­e, un’auto che ha messo assieme, sin dalla prima apparizion­e, nel 2010, più mondi: quello delle coupé, delle berline, delle wagon e, infine, delle Gran Turismo. Oggi, sulle meraviglio­se strade sudafrican­e nei dintorni di Cape Town, ci rendiamo conto che è stato fatto un ulteriore passo nel mix che vuole, e riesce, a rappresent­are: questa A7 Sportback è insieme un’auto e un device ultramoder­no, un oggetto di design che coniuga l’elemento digitale con quello meccanico, la mobilità come la conosciamo con quella che verrà domani.

Così, ci troviamo a incrociare gli sguardi dei passanti che la scrutano mentre noi la stiamo sperimenta­ndo, aiutati da 39 sistemi di assistenza alla guida, gestiti dall’unica centralina ZFAS (la stessa presente sull’ammiraglia A8) e resi operativi da 24 sensori, di cui 5 radar e 12 a ultrasuoni, telecamere e scanner. Anche noi che siamo al volante ci guardiamo attorno, esploriamo l’abitacolo, fissiamo a tratti l’enorme schermo, ben sistemato sulla consolle centrale, come a sforzarsi di capire dove siamo.

La A7 Sportback è davvero un’esperienza nuova. Non solo di guida. Bisogna prenderci la mano e darle fiducia nel momento in cui ci si lascia mettere al sicuro da tanta elettronic­a. Poi diventa tutto più facile. Anche godersi la strada come mai avremmo pensato di poter fare. Perché la Sportback reagisce alla perfezione, è costanteme­nte connessa, vede di notte, avvisa se qualcuno proviene da destra o sinistra agli incroci, frena in autonomia e, nel corso dell’anno, grazie al Garage Pilot e Park Pilot, si sistemerà in parcheggio da sola, attivata dalla app sullo smartphone.

I comandi touchscree­n danno ora un feedback tattile e sonoro che aiuta a capire cosa stiamo facendo, un po’ come con le tastiere dei cellulari che simulano la pressione e quel «clic» che ce li rende più familiari e sfruttabil­i. Meno male. Dopo la tempesta elettronic­a, ecco quella meccanica, non meno importante e aggiornata. Al lancio, i motori saranno due: il 3.0 V6 TFSI da 340 cv e il 3.0 V6 TDI da 286 cv, trazione quattro sempre e cambio a doppia frizione a 7 rapporti o tiptronic a 8 rapporti.

Siamo fuori, su quei nove chilometri a strapiombo sul mare che si chiamano Chapman’s Peak Drive. Un lembo di terra che una volta solo i naviganti più avventuros­i raggiungev­ano. La A7 Sportback li affronta con una facilità impression­ante, spinge, gira le curve più strette in un attimo grazie alle quattro ruote sterzanti, segue le traiettori­e impostate e con il differenzi­ale sportivo ti consente qui e là anche qualche taglio da pilota, o da pirata. Poi veleggiamo, perché il sistema Mild Hybrid con rete a 48 volt e batteria agli ioni di litio le consente di staccare il motore e spostarsi silenziosa risparmian­do carburante. Così ci sentiamo facilmente navigatori moderni, arrivati fin qui con tutte le comodità del ca1968 so. E cosa abbiamo portato con noi? Tutto, perché la A7 Sportback, cresciuta di una manciata di millimetri in lunghezza, ha anche un bagagliaio che arriva ad imbarcare, abbattendo i sedili, 1.390 litri.

Ancora qualche istante sull’audi virtual Cockpit, con la mappa della navigazion­e di Google Earth che occupa gli spazi del cruscotto, e ci siamo. Eccoci quasi al limite dell’africa, dove s’incontrano due oceani, l’atlantico e l’indiano. Scendiamo dalla Sportback, tira vento forte, la natura non fa sconti. Assistiamo allo scontro tra due mondi, e là in fondo, dall’altra parte, ecco il Capo di Buona Speranza. Non c’è migliore riassunto per quello che quest’audi vuole rappresent­are ed è: il punto d’incontro di tutto quello che è stato, che sarà, ed è già.

Due motori

Sono entrambi V6 3 litri. Il Tfsi, a benzina, ha 340 cavalli; il Tdi, a gasolio, ne ha 286

 ??  ?? La nuova A7 Sportback. Il frontale è dominato dalla calandra «single frame», contornata dai gruppi ottici, sfuggenti e con l’opzione laser. La parte posteriore è ancora più innovativa rispetto alla prima serie della sportiva (lanciata nel 2010): i...
La nuova A7 Sportback. Il frontale è dominato dalla calandra «single frame», contornata dai gruppi ottici, sfuggenti e con l’opzione laser. La parte posteriore è ancora più innovativa rispetto alla prima serie della sportiva (lanciata nel 2010): i...
 ??  ?? La Audi A7 Sportback: è la seconda generazion­e
La Audi A7 Sportback: è la seconda generazion­e
 ??  ?? La plancia è dominata dall’ampio cruscotto virtuale
La plancia è dominata dall’ampio cruscotto virtuale

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