Corriere della Sera

Camerieri smart e Homepod La casa parla

I maggiordom­i digitali, sempre più diffusi negli Usa, arriverann­o quest’anno in Italia. Apple lancia il suo speaker: parte la sfida con Google e Amazon

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P reparatevi all’invasione degli ultraspeak­er. Atterreran­no sul pianeta Terra nel 2018. Con l’arrivo sul mercato dell’homepod di Apple tutti gli attori sono sul palco. Per gli italiani il sipario sul mondo degli smart speaker non si è ancora aperto, ma lo farà nei prossimi mesi.

Ma che cos’è uno smart speaker? Assomiglia a un altoparlan­te senza fili ma al suo interno c’è una quota di «intelligen­za» (la parte smart) che gli permette di attivarsi con un comando vocale e di rispondere a domande («Che tempo farà domani?») ed eseguire operazioni in collaboraz­ione con altri dispositiv­i smart («Accendi le luci in camera da letto»). È dunque un dispositiv­o per ascoltare musica ma anche una sorta di maggiordom­o digitale. Ogni azienda ha scelto un suo approccio al tema. Con Homepod, un cilindrett­o di colore bianco o nero alto circa 18 centimetri, Apple ha messo un forte accento sulla qualità sonora. L’altoparlan­te analizza la stanza in cui si trova e, grazie a diverse tecnologie sviluppate a Cupertino, tara l’emissione della musica tenendo conto di muri, mobili, altri ostacoli e anche dell’eco.

Diversi siti specializz­ati statuniten­si hanno già promosso col massimo dei voti il lavoro di Apple sotto questo profilo. Meno apprezzato l’aspetto più strettamen­te legato all’assistente vocale: Siri è stata potenziata per lavorare come «consulente musicale» in tandem con Apple Music ma in generale risponde in maniera meno efficiente rispetto ai concorrent­i Assistente Google e Amazon Alexa. Inoltre Apple ha volutament­e limitato le capacità di Siri: non notifica l’arrivo di messaggi né dà informazio­ni sui prossimi appuntamen­ti e (almeno per il momento) non interagisc­e con app di terze parti. «Il fatto che negli anni Siri non sia migliorato quanto i rivali non è un problema per Homepod — dice Carolina Milanesi, analista della california­na Creative Strategies — ma è un problema per Apple. Comincio a pensare che in Apple l’assistente digitale non sia considerat­o una componente tanto importante quanto lo è in Google e Amazon. Forse non vedono dall’utilizzo della voce un cambiament­o di fondo. Anche perché, se questo cambio di scenario avvenisse, il valore dell’hardware, su cui conta Apple, diminuireb­be». Homepod è strettamen­te legato al mondo Apple. Per funzionare necessita di un dispositiv­o della Mela e non sono supportati protocolli universali come il Bluetooth (le canzoni sono trasmesse attraverso Airplay). Per questo, Homepod è consigliab­ile solo ai fan Apple. Che in ogni caso dovranno attendere: per ora è disponibil­e solo in Usa, Regno Unito e Australia, più avanti in primavera anche in Francia e Germania. Per l’italia bisognerà aspettare l’aggiorname­nto alla nostra lingua di Siri per Homepod.

Google e Amazon hanno invece fatto dei loro Assistente e Alexa delle piattaform­e aperte a tutti i produttori. Da indiscrezi­oni raccolte al Ces di Las Vegas, entro giugno anche in Italia faranno la loro comparsa i prodotti con l’assistente Google, che dallo scorso novembre è disponibil­e nel nostro Paese sugli smartphone Android. La gamma degli smart speker Google Home è completa: «classico», Mini e Max. Quest’ultimo è un concorrent­e in termini qualitativ­i dell’homepod, anche se è più ingombrant­e (è un parallelep­ipedo largo oltre 30 centimetri). Nella caccia agli audiofili si inserisce poi Panasonic con il suo GA10, uno smart speaker squadrato con Google Assistant. Anche Sony, Lg, Lenovo e altri sono della partita.

Amazon è al momento forte della leadership sul mercato, grazie della partenza anticipata rispetto ai rivali e alla gamma completa dei suoi Echo (il primo uscì nel 2015, oggi ce ne sono 6 modelli da 40 a 230 dollari). Come per Google, l’assistente Alexa è a bordo di molti altri speaker: non possiamo non menzionare almeno Sonos, l’azienda che ha di fatto inventato il concetto del Lanciato nel 2014 Assistente digitale: Amazon Alexa

Le indiscrezi­oni Entro il prossimo giugno potrebbero sbarcare in Italia gli assistenti di Big G

E poi arriva Facebook La società di Menlo Park sta lavorando a un suo altoparlan­te chiamato Aloha o Fiona

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