Corriere della Sera

Il leghista ci crede: saremo noi a vincere

- Di Andrea Senesi

«Io ministro dell’interno come dice Berlusconi? Su come riportare la sicurezza in Italia ho le idee chiarissim­e, ma il mio obiettivo è di cambiare le cose da presidente del Consiglio». Matteo Salvini ha «idee chiarissim­e» anche sulle sue ambizioni. «Io ci credo, sì. Ne sono proprio convinto. Se vince il centrodest­ra e se vince la Lega, io voglio quella responsabi­lità. Perché sto girando l’italia e mi rendo conto di essere l’ultima speranza per moltissimi. I sondaggi sono positivi, ma oltre ai numeri c’è questo clima che sento, e quindi, sì, mi sto preparando a questa prova». Una trottola che gira dal Nord al Sud le regioni dove è candidato. Lombardia, Liguria, Lazio, Calabria, Sicilia. «Mi aspettano 15 incontri pubblici in due giorni». Il segretario della Lega ci crede. «L’altra sera a Latina c’erano 1.300 persone ad ascoltarmi. A Reggio Calabria 600. Tanta gente, ovunque. Che non mi chiede di fare il ministro o di occupare qualche poltrona: mi chiede altro, di più». I temi? «Lavoro, pensioni, tasse, burocrazie. Mi chiedono di cancellare la Fornero e gli studi di settore e di abbassare le tasse con l’aliquota unica. Nei prossimi giorni presenterò una serie di proposte a cui tengo moltissimo: il nostro programma in favore delle persone con disabilità. In Italia c’è un milione di invalidi civili con pensioni a 278 euro. Un’autentica vergogna». E la sicurezza? L’immigrazio­ne? «Su quello non c’è nemmeno bisogno di chiedermi niente: la gente sa già tutto del mio impegno».

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