«Ero massone? Fatti miei Così si finisce nella tirannia, io non rinuncerò al seggio» Zanforlini, il quarto caso: gente violenta, c’è la privacy
Avvocato, rinuncia al seggio se glielo chiedono i 5 Stelle?
«Assolutamente no. Mi devono uccidere per farmi rinunciare». Non si arriverà certamente a tanto, ma quello che è certo è che, improvvisamente, la strada di Luigi Di Maio e quella di David Zanforlini, avvocato di Ferrara candidato per l’uninominale a Ravenna, si sono biforcate.
Dicono che lei sia o sia stato massone.
«Guardi, sono basito. Ho qui il passaggio preciso del codice etico per i requisiti. Vediamo, dov’è. Ecco. Qui ci sono le frasi in cui si dice che devi essere bello, buono, bravo. Ah ecco qui: il candidato non deve essere iscritto a movimenti massonici».
E lei lo è?
«No. Quindi sono in regola».
Ma dicono che sia stato un gran maestro, in passato, del Grande Oriente d’italia e che ora si sia messo «in sonno».
«E questi sono fatti miei. Nel codice etico c’è scritto al presente. Le parole sono importanti, scripta manent verba volant».
Però avranno pure il diritto di sapere del suo passato?
«Cosa? Ma che siamo all’inquisizione? Se anche io fossi un transessuale di nome Elisabetta che batte in via Stalingrado, non ti devi permettere di chiedermi niente. Questa è gente violenta, vogliono impadronirsi delle nostre vite».
Vogliono solo sapere se è massone.
«Ci ho fatto la tesi sull’articolo 18 della Costituzione. Che prevede la libertà d’associazione e il rispetto della privacy. Sono morti milioni di persone per fare la Costituzione. E neanche se fossi Trump dovresti sognarti di passare questa linea».
La massoneria, ammetterà, ha delle responsabilità nella storia recente italiana. È legittimo che la politica voglia starne fuori.
«Certo, c’è stata la P2. Ma poi l’inchiesta del procuratore Cordova cosa ha trovato? Niente. E la commissione della Bindi? Niente. Ci sono anche carabinieri omicidi, sa? E non è che uno poi demonizza tutta l’arma dei carabinieri. Le Brigate rosse erano un’associazione volta a sovvertire lo Stato e quindi va bene. Ma la massoneria no».
Ok, ma democraticamente i 5 Stelle non vorrebbero nelle loro file un candidato che è o è stato massone.
«Platone, nella Repubblica, aveva già detto tutto: quando c’è troppa democrazia, si rischia di finire nella tirannia. Ho paura che ci stiamo arrivando».
Ma scusi, i 5 Stelle hanno questa impostazione, non lo sapeva prima? Perché si è candidato con loro?
«Perché io sono un avvoca- Passato e presente Io non sono iscritto Nel codice etico c’è scritto al presente, quindi sono in regola to e mi occupo di ambiente e animali. Ho fatto processi sulla Solvay di Ferrara, sulla centrale termoelettrica di Porto Tolle, sull’allevamento dei beagle di Green Hill di Montichiari».
D’accordo, ma perché Stelle?
«Perché nella mia attività ho trovato solo loro, nella politica. I parlamentari Micillo e Ciampolillo ci sono sempre, se li chiamo. Quindi l’affinità è questa. Anche se sono amico di Dario Franceschini».
In che senso?
i 5
«Non lo vedo da 30 anni ma lo considero un amico. Eravamo al liceo insieme, stessa sezione, un anno di differenza. Facevamo ginnastica insieme, ● David Zanforlini, avvocato, 59 anni, è uno dei quattro candidati «massoni» nelle liste M5S, oltre a Catello Vitiello, Bruno Azzerboni e Piero Landi era molto bravo. Per questo non mi sono candidato a Ferrara: per non sfidarlo, non era corretto».
Ma perché si è candidato in Parlamento? Lo sa che dovrebbe restituire molti soldi se entra nei 5 Stelle?
«Lo so. Lo condivido, anche se per me sarebbe un danno economico entrare in Parlamento. Dovrei lasciare lo studio per cinque anni. Ma se fosse, lo farei volentieri per far passare due leggi: introdurre il reato di pericolo ambientale e cambiare la norma che considera gli animali degli oggetti».
Dunque, lei non firmerà l’atto di rinuncia chiesto dai 5 Stelle?
«Ma quale atto, quello è incostituzionale. Io le leggi le rispetto. L’unica che non avrei mai rispettato è quella sulle leggi razziali. A me i razzisti fanno schifo. E ora capisco come si deve sentire un gay, un nero, un ebreo. Mi sono impegnato con gli elettori e vado avanti, nonostante questa situazione grottesca. Questa gente ormai mi fa paura, è pericolosa».
d