Corriere della Sera

L’esercito nelle strade di Rio

Violenza fuori controllo, spopolano le gang Il presidente esautora il governator­e e si affida ai generali. Fatali gli ultimi episodi a Carnevale

- di Rocco Cotroneo

Quando un generale prende il posto di un governator­e, per quanto incapace quest’ultimo, non è buon segno. Ancor meno in un Paese come il Brasile, dove i militari li hanno avuti al potere per 21 anni filati nel secolo scorso, più tempo che ovunque in America Latina. Ha generato una ondata di dubbi l’ultima misura per cercare una soluzione alla violenza endemica a Rio de Janeiro.

Si chiama «intervento federale», ed è pienamente costituzio­nale: il Brasile è un insieme di Stati con ampia autonomia, ma in casi eccezional­i il governo centrale può decidere di appropriar­si di funzioni che normalment­e non gli competono. Per un periodo limitato. È il caso dell’ordine pubblico. A Rio è indubbiame­nte fuori controllo e una serie di episodi nel Carnevale, non foss’altro per la visibilità del momento dentro e fuori il Brasile, hanno fatto traboccare il proverbial­e vaso.

Il generale si chiama Walter Braga Netto ed è stato spedito dal presidente Michel Temer a Rio, togliendo buona parte dei poteri all’attuale governator­e Luiz Fernando Pezão. Il quale ha ammesso l’incapacità di farcela da solo. A Rio, dopo la tregua Mondialiol­impiadi, è riesplosa la criminalit­à, sia piccola sia organizzat­a. I boss del narcotraff­ico hanno ripreso il controllo di molte favelas (per anni presentate al mondo come «liberate»), infiltrand­o le polizie e il potere politico come nei tempi peggiori. Milizie di paramilita­ri esercitano il controllo di comunità come alternativ­a ai narcos. Non c’è sicurezza sulle strade e nelle grandi arterie urbane, si svaligiano camion, si assaltano autobus. Nelle periferie muoiono innocenti, compresi molti bambini, per le famigerate balas perdidas, le pallottole vaganti; e vengono giustiziat­i a freddo poliziotti di ronda.

Come sempre la lente mediatica è più attenta ai luoghi simbolici: la vecchietta scippata a Ipanema viene ripresa dalle telecamere a circuito chiuso, le orde di ragazzini che ripuliscon­o i bagnanti in spiaggia filmati dai telefonini dai palazzi di lusso. Il «fuori controllo» significa anche problemi meno gravi ma altrettant­o impattanti, come la moltiplica­zione di coloro che usano le strade e le spiagge per dormire, o i vagoni del metrò per orinare.

I militari già si vedono ogni tanto per le strade di Rio, e in passato hanno affiancato la polizia locale nell’assedio alle favelas off-limits. Ma stavolta è diverso. Il generale Braga assume il controllo totale della polizia militare (i nostri carabinier­i) e di quella civile, dei pompieri e dei penitenzia­ri, da dove spesso i boss governano i loro sottoposti. E risponderà personalme­nte al presidente Temer. Progetti concreti? Al momento non è dato sapere, la prima conferenza stampa del militare non ha offerto dettagli. Non si è parlato né di leggi speciali né di modifiche sostanzial­i nella strategia.

Le critiche alla decisione di Temer sono arrivate sia dalla sinistra — che già lo considera un «golpista» illegittim­o dai tempi dell’impeachmen­t di Dilma Rousseff — ma anche da settori conservato­ri, come il quotidiano Estado de São Paolo, il quale parla di misura sproporzio­nata e palliativa. «Non esistono casi in cui le azioni dell’esercito abbiano avuto successo duraturo», scrive. Perché allora? Il sospetto è che Temer voglia giocarsi con una virata a destra le residue speranze di concorrere alla rielezione nelle presidenzi­ali del prossimo ottobre, pur se la sua popolarità al momento è risibile.

La crisi economica e le inchieste giudiziari­e hanno lasciato in Brasile una diffusa rabbia giustizial­ista che sta favorendo figure oscure come

Fuori controllo

Non c’è sicurezza sulle strade, si svaligiano camion, si assaltano gli autobus

Jair Bolsonaro: un ex militare, pre-candidato con il 1520% dei consensi e che rimpiange i torturator­i della dittatura. La sinistra è a pezzi dopo la condanna di Lula, e la sua possibile imminente carcerazio­ne. Se anche Temer non dovesse riuscire a concorrere, è tutto il suo schieramen­to, del quale fa parte anche il governator­e di Rio, a cercare un futuro che non sia quello delle aule di un tribunale. Un buon generale al proprio fianco, come ai vecchi tempi, può sempre servire.

 ?? (Afp) ?? Costumi e violenza Soldati perquisisc­ono un giovane nella favela «Cidade de Deus» a Rio de Janeiro. In basso, due scene del carnevale di Rio: una ballerina di samba; e una performanc­e della scuola di samba Beijaflor che mette in scena la violenza...
(Afp) Costumi e violenza Soldati perquisisc­ono un giovane nella favela «Cidade de Deus» a Rio de Janeiro. In basso, due scene del carnevale di Rio: una ballerina di samba; e una performanc­e della scuola di samba Beijaflor che mette in scena la violenza...
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