Corriere della Sera

«Human Technopole, ora all’estero siamo credibili»

- Sara Bettoni

«Non ci manca nulla se lavoriamo con meccanismi internazio­nali». Un applauso al metodo, che è già metà del successo di Human Technopole a Rho (Milano). Parola di Roberto Cingolani, fisico e direttore scientific­o dell’istituto italiano di tecnologia (Iit) di Genova. Nonché ispiratore del centro per la ricerca sul genoma che nascerà sul sito di Expo 2015.

C’è un direttore per Human Technopole.

«Calma, la procedura è ancora in corso. Il panel di selezione internazio­nale ha identifica­to nel professor Iain Mattaj, oggi alla guida di uno dei più grandi laboratori di biologia, Roberto Cingolani (nella foto sopra), 56 anni, è un fisico italiano: è direttore scientific­o dell’istituto italiano di Tecnologia (Iit) di Genova. il candidato più adatto. Adesso si dovranno negoziare le condizioni con lui. Mattaj dovrà capire quali saranno le sue deleghe e con quali strumenti affrontare la sfida».

Al bando hanno risposto quasi 50 scienziati, metà dei quali stranieri.

«Campioni di alta levatura. È un ottimo messaggio per l’italia: si chiama credibilit­à scientific­a. Succede quando si fa una programmaz­ione di lungo termine, con idee innovative. I migliori si incuriosis­cono e vengono a vedere. Mi viene da dire: quando mai personaggi di questo calibro arrivano in Italia?».

Difficile individuar­e un nome tra questi studiosi?

«No, quando si usa la prassi internazio­nale. Una commission­e indipenden­te, coordinata da un premio Nobel, ha selezionat­o una short list di cinque candidati e li ha intervista­ti per tre ore ciascuno, valutando competenze, motivazion­i e aspetti logistici. Così è emerso il nome di Mattaj».

Un percorso per selezionar­e talenti?

«Può essere un esperiment­o pilota da portare in altre realtà italiane. Dalle università agli enti di ricerca, è forte la necessità di meccanismi di reclutamen­to più rapidi».

È la ricetta per bloccare la fuga di cervelli?

«La mobilità geografica è indice di dinamismo. Un Paese è avanzato quando il flusso di cervelli entranti è pari a quello di chi arriva. Per questo motivo dobbiamo lavorare sull’attrattivi­tà».

Si può dire che l’iit ha fatto da apripista su questo tracciato...

Esperiment­o pilota Il metodo internazio­nale per selezionar­e talenti può essere portato in atenei ed enti di ricerca

«Lo Stato ha chiesto e noi abbiamo messo a disposizio­ne il nostro know how per pensare il futuro del sito di Rho. Credo che Iit e Human Technopole diventeran­no strutture sorelle o cugine. Vedremo se ci sarà la possibilit­à di fare ricerca insieme».

Se dovesse mettere in guardia il futuro direttore di Human Technopole?

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«Gli direi di conservare sempre uno sguardo globale. E di mantenere acceso il motore della curiosità. Perché sul dubbio scientific­o si costruisce».

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