Pandolfi, il coraggio di una donna «Leggerezza anche nella malattia»
«È arrivata la felicità»: l’attrice affronta un linfoma nei nuovi episodi della serie Rai
«L infoma di Hodgkin: che percentuale ho di farcela, dottore?». «Per il 70% ce la può fare». «Bene: io sono sicuramente in quella percentuale». Il breve dialogo avviene tra Angelica (Claudia Pandolfi) e il suo oncologo: è visibilmente affranta dalla diagnosi ma, com’è nel suo stile, affronta il problema con forza e determinazione.
Il tabù
Cotroneo, l’ideatore della fiction: «Parliamo di un argomento tabù senza vergogna»
Parte la seconda serie di È arrivata la felicità, ideata da Ivan Cotroneo con la regia di Francesco Vicario, prodotta da Publispei e Rai Fiction: 12 puntate dal 20 febbraio su Rai1. «Col cavolo che va sempre tutto bene! — esordisce Pandolfi —. La felicità? Certo, ne hai goduto, ma poi succede qualcosa e ti cambia la prospettiva. Confesso che, quando ho iniziato a leggere il copione di questa seconda serie, a un certo punto l’ho messo giù, non riuscivo ad andare avanti e mi son detta che peccato. Era una storia così leggera, fiabesca, si cantava, si ballava e invece arriva la malattia... Ci sono rimasta male, poi sono andata avanti nella lettura e ho capito che non era cambiato lo spirito del racconto, il disincanto, la leggerezza, erano ancora presenti e la malattia diventa metafora di altro».
Come sempre a fianco di Angelica è il suo compagno Orlando Mieli (Claudio Santamaria): «La paura di non saper affrontare una simile emergenza, di non essere all’altezza della situazione c’è tutta — osserva l’attore —. Soprattutto quando a essere colpita è la persona amata: nella vita possono capitare fatti del genere, le sciocchezze non contano, l’amore ci salva. E il mio personaggio, in tale difficile occasione, dovrà fare i conti anche con certi fantasmi del passato che torneranno Gianni Morandi con la moglie Anna al funerale di Bibi Ballandi che si è svolto nella chiesa di Santa Maria di Baricella sorridente. Mi ha insegnato tante cose». Erano molti i personaggi presenti alla cerimonia, anche se quasi nessuno ha voluto parlare. Tra i tanti che hanno dato l’ultimo salutato al produttore-amico, Milly Carlucci, Fiorello, Paola Cortellesi, Fabrizio Frizzi, Michelle Hunziker, Gigi D’alessio, Antonella Clerici, Orietta Berti, Giorgio Panariello, Alba Parietti, Lucio Presta, Gaetano Curreri, Simona Ventura. Adriano Celentano, Claudia Mori e Vasco Rossi hanno mandato una corona Sorrisi
Da sinistra, Giulia Bevilacqua, Claudia Pandolfi, e Tezeta Abraham a galla». Intorno ai due protagonisti si muove tutto il mondo degli affetti, tra figli,fidanzati, parenti, amici... Nel cast, tra gli altri, Lunetta Savino, Giulia Bevilacqua, Massimo Wertmuller, Alessandro Roja, Tullio Solenghi, Ninetto Davoli e la new entry Lorenza Indovina. Commenta Eleonora Andreatta, direttore Rai Fiction: «La malattia è un ● Ivan Cotroneo è nato a Napoli il 21 febbraio del 1968. Scrittore: tra i suoi romanzi «Cronaca di un disamore», «La kryptonite nella borsa» e «Un bacio»: degli ultimi due ha diretto anche il film. Sua la sceneggiatura della webserie «Una mamma imperfetta» (2013) su Corriere.it tabù di cui spesso non si parla. In questo caso è una battaglia da affrontare con la forza dell’amore». Concorda Cotroneo: «Occorre parlare della malattia senza vergogna e noi abbiamo cercato di mettere in scena il coraggio di una donna e della sua famiglia nell’intraprendere un viaggio faticoso, perché la vita va avanti e, di fronte a un evento più grande di noi, tutto assume un peso diverso».
Insomma, nel microcosmo domestico di Angelica e Orlando, l’arrivo del linfoma ristabilisce la priorità delle cose importanti. «Però senza rinunciare all’ironia — avverte Cotroneo — Trovando la forza anche nelle battute, per esempio, sulla scelta della parrucca da indossare quando Angelica affronterà la chemio, per conquistare la guarigione sperata». Conclude Pandolfi: «Sin dalla prima serie, mi sono innamorata di Angelica, non avrei voluto che le succedesse questa brutta cosa e che venisse meno l’armonia in cui il mio personaggio è immerso. Ma ho capito che è bello scoprire gli strumenti con cui lei e chi le sta accanto contrastano l’avversità, con il sorriso sulle labbra».