Il cibo incide sul buonumore E c’è quello più adatto per ogni periodo della vita
Il cibo non incide soltanto sul peso o sulla salute fisica, ma pure sull’umore. E non solo per motivi emozionali (si veda sopra), ma anche per meccanismi puramente biologici, visto che alcuni alimenti grazie ai loro nutrienti hanno un impatto specifico sulla chimica del cervello e sul tono dell’umore.
Un eccesso di grassi e carboidrati ad alto indice glicemico, come i dolci, può per esempio favorire lo sviluppo di depressione.
I diversi alimenti hanno però un impatto sulla psiche che non resta sempre identico nell’arco della vita. Lo ha dismettitori.
di carne e a una costante attività fisica — spiega la coordinatrice dell’indagine, Lina Begdache –—. Così, le persone sotto i trent’anni che mangiano carne rossa o bianca meno di tre volte a settimana e fanno esercizio soltanto una o due volte alla settimana manifestano livelli di stress mentale più elevati».
La carne diventa invece meno critica per l’umore dopo i trent’anni, quando per essere tranquilli e sereni contano di più un aumento del consumo di frutta e la limitazione di cibi che potrebbero attivare troppo il sistema nervoso simpatico come il caffè o gli alimenti ad alto indice glicemico.
«Invecchiando si ha inevitabilmente una maggiore formazione di radicali liberi dall’alto
Prima dei 30 anni
La carne conta di più per la produzione di dopamina, associata alla gratificazione
Dopo i 30 anni Alimenti ad alto indice glicemico attivano troppo il sistema nervoso simpatico
potere ossidante, per cui cresce il bisogno di antiossidanti che si traduce nella necessità di più frutta e verdura, anche per un buon controllo del tono dell’umore: i radicali liberi infatti possono provocare danni al tessuto cerebrale che a loro volta aumentano