«Con FI gli animali saranno nella Carta E si farà il garante»
Brambilla: Lega e FDI ci sosterranno
ROMA «Oggi chi ama gli animali, e vuole vederli rispettati, sa che deve votare Forza Italia». È soddisfatta Michela Vittoria Brambilla. La sua campagna elettorale nella doppia veste di candidata azzurra e di presidente del Movimento Animalista «è un successo: lo vedo quando faccio incontri e partecipo a manifestazioni elettorali, sono in tanti a ringraziarmi per l’impegno a difesa dei diritti degli animali». Che, promette l’ex ministro, sarà massimo quando «saremo al governo», perché Silvio Berlusconi ha recepito in quello di FI «praticamente
tutto il programma del nostro movimento».
La difesa degli animali è tema sul quale difficilmente si troverà un partito contrario: perché FI sarebbe più credibile degli altri?
«Perché nelle sue liste — in Lombardia, nel Lazio e con me in quelle per le Politiche — ospita esponenti del Movimento Animalista che da decenni si battono per questi temi. E perché FI è stato l’unico partito non solo ad ascoltarci, ma a recepire le nostre richieste, impegnandosi a realizzare alcuni punti qualificanti del nostro programma».
Per esempio quali?
«Intanto modificheremo la Costituzione inserendo il riconoscimento degli animali come esseri senzienti. E contiamo di poter istituire, oltre alla figura del garante per gli animali, anche uno specifico dipartimento del governo che si occupi di queste materie». A quali misure pensate?
«In una società sempre più attenta e sensibile ai temi animalisti e ambientalisti, nella quale milioni di persone convivono con gli animali di affezione, pensiamo ad un servizio sanitario veterinario nazionale agevolato a beneficio degli animali i cui proprietari siano già esenti dalle spese del Ssn. Ma introdurremo anche detrazioni delle spese sostenute per la loro cura, ridetermineremo verso il basso l’aliquota Iva sui farmaci che oggi costano moltissimo, garantiremo insomma il diritto alla salute perché un animale non può essere considerato un lusso. E rimuoveremo i divieti che limitano la libertà dei proprietari degli animali». E a livello normativo?
«Chiederemo nei primi 100 giorni una delega al governo per il riordino delle norme a tutela degli animali, saremo inflessibili nel pretendere il rispetto delle leggi in materia di lotta al randagismo, e inaspriremo le sanzioni per chi maltratta e uccide gli animali, cosa che non è stata fatta assolutamente dagli ultimi governi di centrosinistra che sono stati i peggiori su questo piano».
I vostri alleati di Lega e FDI non sembrano avere gli animali in cima ai loro pensieri: non rischiate di dividervi anche su questo?
«Ma no, intanto perché gli alleati non penso proprio vogliano contrastare battaglie che milioni di italiani condividono. E poi perché FI è il partito guida della coalizione e saprà indicare la strada su questi temi: abbiamo scelto, per queste elezioni politiche, di non presentare una lista autonoma ma di essere ospitati nel partito anche per avere assieme una voce più forte. E l’avremo».
Perché
il nostro Movimento Animalista ha scelto di non fare la sua lista? Essendo ospitati da FI possiamo fare la voce più grossa