Corriere della Sera

La prima volta di Torino, Brescia beffata da Vujacic La Coppa Italia va a sorpresa all’auxilium, decide un canestro dell’ex Lakers a 2’’4 dal termine

- Roberto De Ponti

i Lakers, da ieri hanno in comune una Coppa Italia, sollevata ieri contro ogni pronostico, il primo trofeo conquistat­o nella sua storia dall’auxilium. E finalmente anche una città come Torino entra in un albo d’oro del basket.

L’auxilium ha vinto con merito, così come Brescia ha perso con onore. Certo, sarebbe stata una prima volta storica anche per la Leonessa lombarda, ma il destino era scritto a favore di una squadra che nessuno poteva pronostica­re vincente, reduce da un doppio cambio di allenatore, da una serie rovinosa di sconfitte e che alla vigilia dei quarti ha messo fuori rosa Lamar Patterson per «comportame­nto non in linea con i valori del club». Citando Mogol e Battisti, Poeta ha parlato di «una squadra che viaggiava a fari spenti nella notte». Contromano e in autostrada, ha aggiunto. E che incredibil­mente ha raggiunto il traguardo.

È anche il trionfo di un coach debuttante, quel Paolo Galbiati che domani festeggerà il suo 34esimo compleanno rimirando nel salotto di casa una coppa inattesa. Ultima esperienza da capo allenatore: stagione 201516, Bernareggi­o, serie C Gold. Il ragazzo ha saputo conquistar­si rapidament­e la fiducia dei suoi giocatori, tutti dal caratterin­o difficile: abbracciat­o da Garrett, innaffiato di champagne da Vujacic a fine partita.

Una finale molto «finale», tensione e stanchezza in campo a Firenze, Torino che ha saputo non indietregg­iare quando Landry prima e Brian Sacchetti (10 punti con 3 tiri) poi Inedito

Peppe Poeta, capitano dell’auxilium, solleva la coppa (Lapresse) l’hanno spinta lontano. Brescia avanti di 9 nel secondo quarto, e qui le capacità balistiche di Vander Blue (premiato Mvp della Coppa) hanno ricucito, avanti ancora di 8 nel terzo, prima che Garrett e la follia di Poeta cancellino lo svantaggio facendo mettere per la prima volta la testa avanti (61-59 al 36’). Sarabanda di tiri da 3, braccino per Landry e Hunt (0/4 ai liberi senza quasi prendere il ferro), poi il contropied­e di Washington per l’appoggio vincente di Vujacic a 2’’4 dal termine. La replica disperata di Moss muore sul ferro. Gioco, partita e Coppa per Torino.

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