Corriere della Sera

Precipita aereo con 65 persone Il disastro forse per il maltempo

- L. Ber.

Èil secondo disastro aereo in sette giorni. Dopo l’incidente in Russia (71 vittime), ieri un Atr-72 si è schiantato contro il monte Dena (alto 4.409 metri) nel sud dell’iran sulla rotta Teheran-yasuj. A bordo del volo di Aseman Airlines si trovavano 65 persone (59 passeggeri, 6 membri dell’equipaggio). Nella zona c’erano cattive condizioni meteo con vento, neve, nebbia. Anche diverse ore dopo i soccorsi non erano ancora arrivati sul luogo dell’impatto: le autorità hanno inviato un drone da ricognizio­ne. Una donna si sarebbe salvata, secondo l’agenzia stampa Irna, non presentand­osi all’imbarco perché spaventata dal maltempo. Il velivolo caduto (un bimotore turboelica italo-francese) aveva 24 anni e, ricostruis­cono gli esperti di Aviation in Iran, «era tornato in servizio lo scorso ottobre dopo esser rimasto a terra sette anni». Poche ore prima dell’incidente dell’atr-72 un Fokker F100 di Qeshm Air ha dovuto effettuare un atterraggi­o d’emergenza a Mashhad perché senza la ruota sinistra. L’embargo imposto a Teheran a causa del programma nucleare ha proibito alle compagnie aeree locali l’acquisto di nuovi velivoli o parti di ricambio per la manutenzio­ne. Anche per questo i 36 aerei della flotta di Aseman Airlines non possono tuttora atterrare e decollare all’interno dell’ue perché inseriti nella lista nera. Con i due incidenti in sette giorni — e il rischio di avere fino a 136 vittime — il 2018 non potrà essere più l’anno più sicuro di sempre. Record che spetta al 2017 con 11 incidenti e non più di 48 vittime su 36,8 milioni di voli.

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